Atto primo.Scena prima. Nel giardino dei Larin, mentre la padrona di casa con lanjanjarievoca la sua giovinezza e i suoi amori, le sue due figlie Tatâjana e Olâga cantano un duetto (âSlizali lâvyâ, âAvete uditoâ) sul testo di una lirica giovanile di Puskin,Il poeta. Arriva un gruppo di contadini per festeggiare la fine del raccolto: offrono un covone alla padrona e intonano due canti popolari, il primo inventato da Cajkovskij (âBoljat moi skorye nozenâkiâ, âSoffrono le mie veloci gambeâ), il secondo tratto da una danza di origine popolare (âUz kak po mostu-mostockuâ, âPer il ponte-ponticelloâ) che le ragazze eseguono ballando in cerchio intorno al covone. Segue un arioso di Olâga in cui mette a confronto il proprio carattere spensierato con quello inquieto della sorella (âJa ne sposobna k grusti tĂŤmnojâ, âNon sono incline alla languida tristezzaâ). Escono i contadini e arriva il poeta Lenskij, vicino di podere e fidanzato di Olâga, con un amico, Onegin, di recente trasferitosi da Pietroburgo nel podere di uno zio: i due amici e le due sorelle commentano lâincontro in un quartetto. Poi si formano due coppie: Onegin e Tatâjana conversano allontanandosi mentre Lenskij fa unâappassionata dichiarazione dâamore a Olâga (âJa ljublju vas, Olâgaâ, âVi amo, Olâgaâ). Rientrano Tatâjana, giĂ palesemente innamorata e Onegin che, parlando di sĂŠ, introduce la famosa strofa iniziale del poema (âMoi djadjaâ, âMio zioâ).Scena seconda. Ă notte. Tatâjana non riesce a dormire, chiede allanjanjadi raccontarle dei suoi antichi amori; le confessa poi il suo sentimento per il nuovo ospite e chiede di lasciarla sola con carta e penna. Segue la lunga (dodici minuti) aria della lettera (âPuskaj pogibnu jaâ, âMi perderòâ): Tatâjana confessa la sua passione totale e assoluta per Onegin, nata dal primo istante e destinata a durare in eterno. Ă ormai lâalba: lanjanjaritorna e trova Tatâjana ancora sveglia. Nel duetto che segue, mette in guardia la fanciulla dai pericoli delle troppo rapide passioni. Tatâjana chiede allanjanjadi far recapitare la lettera da un nipote.Scena terza. In un angolo del giardino un gruppo di contadine raccoglie bacche cantando una canzone. Entra Tatâjana correndo, si abbandona su una panchina e si dispera per il gesto compiuto. La raggiunge Onegin, che con parole pacate e fredde le rimprovera la mancanza di controllo e le spiega le ragioni del suo rifiuto: certo, se volesse sposarsi, sarebbe la moglie ideale, ma lâinquietudine, lâangoscia gli impediscono qualsiasi unione duratura. Poi le offre il braccio e si allontanano insieme.
Atto secondo.Scena prima. Ă lâonomastico di Tatâjana e in casa Larin câè un ballo con la banda militare che suona. Onegin, irritato dalla vacuitĂ degli invitati, decide di corteggiare Olâga, facendo ingelosire Lenskij. Monsieur Triquet, istitutore presso alcuni vicini, canta alcunicoupletsin onore della festeggiata. Durante la mazurka, Onegin balla ancora con Olâga; poi ha uno scontro con Lenskij che, giunto al limite dellâesasperazione, lo sfida a duello.Scena seconda. In campagna, nei pressi di un mulino, Lenskij aspetta Onegin con il suo secondo Zareckij: presentendo la morte, canta disperato il suo amore per Olâga (âKuda, kuda udalilisâ, âDove, dove siete volatiâ). Arriva Onegin accompagnato, invece che da un secondo, dal suo cameriere Guillot. Tutto è pronto per il duello: Onegin spara per primo e uccide Lenskij.
Atto terzo.Scena prima. Nel salone di un palazzo pietroburghese si sta svolgendo un ballo. Onegin, tornato da poco da una serie di viaggi, in un angolo esprime noia e insoddisfazione per la sua vita vacua. Entra il principe Gremin con Tatâjana, diventata sua moglie e trasformatasi in unâelegantissima dama del bel mondo. Onegin stenta a riconoscerla e chiede di lei a Gremin, suo vecchio amico. In risposta Gremin gli rivela tutta la felicitĂ della sua vita matrimoniale (âLjubvi vse vozrasti pokornyâ, âTutte le etĂ sono soggette allâamoreâ). Dopo un breve e formale saluto al suo antico amore, Tatâjana, fingendosi stanca, si allontana al braccio del marito. Onegin si scopre innamorato come un ragazzo (âUvy, somneija netâ, âAhimè non ci sono dubbiâ) e fugge, deciso a raggiungere lâamata.Scena seconda. In una stanza del palazzo Gremin, Tatâjana legge una lettera di Onegin in cui le dichiara il suo amore. Piange, tormentata dal risvegliarsi in lei della passione. Entra Onegin, le si butta ai piedi: Tatâjana trova la forza di ammettere il suo amore ma di rifiutarlo in nome della fedeltĂ al marito e dĂ per sempre lâaddio a Onegin.
Rispetto al testo puskiniano, molte sono le omissioni, realtivamente poche le interpolazioni: non a caso Cajkovskij chiama la sua opera âscene liricheâ. Ă omesso tutto il primo capitolo, la spensierata vita mondana di Onegin a Pietroburgo, e tutto il settimo, con la visita di Tatâjana ai luoghi oneginiani, dopo il duello e la partenza per Mosca di madre e figlia in cerca di marito (di questâultima parte, con lâincontro del fidanzato e la proposta di matrimonio, esiste un abbozzo non realizzato nel primo progetto del compositore). Le principali interpolazioni sono i giĂ ricordati cori dei contadini nella prima scena del primo atto, la parte finale del ballo in casa Larin, con lo scontro tra Onegin e Lenskij, la sfida a duello, il pubblico scandalo (in Puskin la sfida e tutto ciò che ne consegue non avviene al ballo). Nellâultimo atto, del tutto nuovo è il monologo di Gremin sulla felicitĂ coniugale. Dilatata è lâultima scena della dichiarazione di Onegin a Tatâjana, con appassionati slanci e trepide confessioni che il testo in versi non conosce. Assolutamente fedele è invece il testo dei tre momenti cardinali: la lettera di Tatâjana, la risposta di Onegin, lâultimo rifiuto di Tatâjana, dove i versi puskiniani rimangono intatti e dove lâinterpretazione musicale cajkovskiana acquista una straordinaria intensitĂ , raggiunge una originalissima, sottile, commossa dimensione psicologica. Estrema coerenza stilistica, sapiente succerdersi di quartetti, quintetti, arie, ariosi e cori, grande intelligenza nel cogliere il tessuto musicale di unâepoca: Cajkovskij, nel suoOnegin, ottiene in parte ciò che Puskin ha ottenuto in pieno, e cioè tradurre in forma lirica (o musicale) il vero sensa di una generazione, la sua storia interiore. Tatâjana appassionata, sincera e tuttavia rigida e coerente nelle sue scelte di vita, Onegin inquieto, ombroso, annoiato, fragile, immaturo, incapace di amare, sempre alla ricerca di nuove prospettive che non realizzerĂ mai: sono due aspetti della generazione contemporanea a Puskin, due aspetti (il rigido codice morale contro lâindeterminatezza, la depressione, lâoblomovismo) che segneranno i decenni a venire, e di cui Cajkovskij sa dare una lettura sensibile.Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi