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Bacio, Il
[Hubicka] Opera in due atti di Eliška Krásnohorská, dal romanzo di Karolina Svetlá
Musica di Bedrich Smetana 1824-1884
Prima rappresentazione: Praga, Teatro Provvisorio, 7 novembre 1876

Personaggi
Vocalità
Barce
Soprano
Lukás?
Tenore
Martinka
Contralto
Matous?
Basso
Paloucky
Basso
Tomes?
Baritono
una guardia
Tenore
Vendulka
Soprano
Note
A dieci anni dalla composizione dellaSposa venduta, Smetana affrontò nuovamente il genere comico conIl bacio. Nonostante i problemi di salute che lo assillavano (proprio in quegli anni era divenuto completamente sordo), presentò al pubblico un’opera di carattere brillante, dalla trama piuttosto leggera anche se non priva di situazioni drammatiche più serie, in cui si nota una caratterizzazione dei personaggi abbastanza marcata.Il bacio, così come le ultime opere del compositore boemo, nasce dalla collaborazione con la librettista Eliška Krásnohorská, che spesso preferiva protagonisti di mezz’età o comunque non giovanissimi (come Lukáš e Vendulka), dai caratteri ben delineati ma rigidamente arroccati ciascuno sulla propria posizione, e quindi con problemi di comunicazione.

Lukáš, pur amando Vendulka, è stato costretto dai genitori a sposare un’altra donna. Dopo qualche tempo, rimasto vedovo, torna da Vendulka per chiederne la mano; Paloucký acconsente, pur con qualche riserva. Lukáš e Vendulka sono felicissimi, ed egli tenta di baciare la futura sposa, che però lo respinge sdegnosamente. Proprio attorno all’episodio del bacio negato (che si ripete più volte nel corso dell’opera) ruotano le vicende dei protagonisti. Vendulka si rifiuta di baciare il promesso sposo sino a matrimonio avvenuto, rispettando la memoria della prima moglie di Lukáš. Dopo diverse vicissitudini, in cui viene coinvolto l’intero paese, Paloucký perdona Lukáš, e lo stesso fa Vendulka, che ora vorrebbe baciarlo. Sorprendentemente, Lukáš si sottrae al bacio, dichiarando di attendere prima il perdono ufficiale di Paloucký: questo arriva puntualmente, subito seguito dall’immancabile lieto fine.

Affermare che l’opera di Smetana è l’essenza del teatro nazionale boemo non significa negarle quel respiro cosmopolita che le è proprio: il duetto amoroso che precede l’incidente del bacio è costruito su armonie estatiche che possono far pensare a Grieg, mentre corni e clarinetti evocativi (sul modello di Weber) ci conducono in un’atmosfera fantastica, fra le voci di Matouš e dei contrabbandieri a notte fonda. La ninnananna della pastorella, che Vendulka canta al bimbo nato dal primo matrimonio di Lukáš, è uno dei pochi esempi di canzone tratta dall’originario repertorio boemo; nella maggior parte dei casi, invece, Smetana inserì nei suoi lavori teatrali canzoni in stile popolare boemo da lui scritteex novo. Contemporanea alBacio, fra l’altro, è la stesura del celebre e autobiograficoQuartettoin mi minore (Dalla mia vita), in cui un ‘mi’ sovracuto esprime il grido di dolore del compositore, impotente di fronte a un destino beffardo che l’aveva colpito con la perdita dell’udito: dei suoni non gli era rimasta che la memoria.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


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