Nella primavera del 1844 Verdi ottenne una scrittura dal Teatro Argentina di Roma, per un’opera da rappresentarsi entro l’anno; nell’impossibilità di musicare
Marino Faliero, già intonato da Donizetti nel 1835, il musicista propose a Piave il secondo soggetto veneziano di Byron, il dramma
The Two Foscari. Il lavoro tenne impegnato Verdi per tutta l’estate e inaugurò la tendenza del musicista ad assumere un ruolo dominante nel rapporto con il librettista, per quanto riguardava la definizione e l’organizzazione delle scene e persino la stesura dei versi. La ‘prima’ ebbe un esito inferiore alle aspettative del compositore, ma per ragioni che non riguardavano l’opera in sé: il pubblico era contrariato per il rincaro dei prezzi dei biglietti e i cantanti (Jacopo Foscari era Giacomo Roppa, Lucrezia Contarini Marianna Barbieri-Nini) non al meglio delle loro possibilità .
Venezia, 1457: Jacopo Foscari, figlio del doge Francesco, è rientrato illegalmente nella sua città , da dove era stato ingiustamente esiliato, reo di avere ucciso due congiunti di Jacopo Loredano, suo implacabile accusatore. La sentenza, pronunciata dal Consiglio dei Dieci, riconferma la precedente. Mentre Jacopo vuole dare un ultimo sguardo alla patria, la moglie Lucrezia, cui neppure il disperato doge può prestare aiuto, decide di appellarsi al Consiglio; ma tutto è inutile: invano Lucrezia chiede di poter seguire, insieme ai figli, il marito nell’esilio. Mentre Venezia è in festa e Jacopo, che sente approssimarsi la morte, si appresta a partire, giunge un messaggero, con la notizia che il vero colpevole ha confessato. Ma Jacopo muore, provato da tante amarezze, e il vecchio Foscari – cui il Consiglio, esprimendo un ipocrita cordoglio, ha chiesto di abdicare – si spegne, oppresso dallo sdegno per l’imminente elezione del nuovo doge.
Opera integralmente tragica e, come ebbe a scrivere anni dopo lo stesso Verdi, di «una tinta, un color troppo uniforme»,I due Foscaririvela dunque un clima drammaturgico che in seguito Verdi cercherà sempre di evitare, mirando piuttosto a una sintesi armoniosa di generi di diversa natura (culmine di questo processo sarà Rigoletto). Come ebbe a scrivere ad Antonio Somma, il principale inconveniente deiDue Foscariera la mancanza di varietà : «È una corda sola, elevata (...) ma pur sempre la stessa»; ciò si traduce in una trama non coinvolgente, esile e incapace di dar voce in modo convincente ai tre atti di Piave. Malgrado ciò, l’opera possiede un carattere intimo e raccolto che anticipaLuisa Millere un’inventiva formale che, più che altrove, si allontana dalle consuetudini: con il duetto Lucrezia-Foscari che conclude il primo atto (“Tu pur lo sai che giudiceâ€), Verdi inaugurò quel duetto in più sezioni, obbediente alle regole formali del pezzo chiuso e al tempo stesso capace di assicurare lo svolgersi dell’azione drammatica, che avrebbe trovato la sua più completa realizzazione nella grande scena Violetta-Germont nel secondo atto dellaTraviata;I due Foscariè inoltre la prima opera nella quale Verdi rinunciò alla ‘stretta’ nei concertati, ritornandovi solo saltuariamente in seguito. Il linguaggio è armonicamente più ricercato rispetto aErnanie alla maggior parte delle opere degli ‘anni di galera’, l’orchestrazione raffinata; infine, Verdi impiegò per la prima volta la tecnica della reminiscenza tematica, ma solo per alcuni personaggi (Lucrezia e Jacopo in particolare). Una nuova rappresentazione deiDue Foscariebbe luogo il 17 dicembre 1846 a Parigi, al Théâtre Italien; in seguito, l’opera non fu valutata positivamente e dovette attendere la ‘Verdi Renaissance’ per essere nuovamente allestita.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi