La genesi dellâopera che consacrò Benjamin Britten nel ruolo di uno dei massimi compositori di teatro musicale (e del teatro
tout court) del secolo è legata a una commissione esterna. Fu infatti il direttore dâorchestra russo-americano Sergej Koussevitzky a offrire nel 1942 a Britten mille dollari per una nuova opera: rimasto da poco vedovo, il direttore dâorchestra volle onorare la memoria della consorte istituendo una fondazione, che avrebbe poi avuto grandi meriti nel sostenere la musica contemporanea. Al tempo della commissione, Britten si trovava negli Stati Uniti e vi aveva riscosso notevole successo con alcune composizioni strumentali e sinfoniche, nonchĂŠ con il suo primo esperimento teatrale, lâoperetta
Paul Bunyansu testo di W.H. Auden, rappresentata alla Columbia University nel maggio del 1941. In quel medesimo periodo, Britten fece casualmente la conoscenza del poema
The Boroughdi George Crabbe (1755-1832), autore nato e vissuto ad Aldeburgh, nel Suffolk, dove Britten aveva preso la sua residenza, e dove piĂš tardi avrebbe fondato insieme a Peter Pears un celebre festival. Il poema di Crabbe descriveva con grande vivacitĂ la vita e i caratteri di quel borgo di pescatori, e fra questi in particolare la sinistra figura di un certo Peter Grimes, inviso ai concittadini per la sua natura violenta e accusato di causare la morte di tutti i suoi giovani apprendisti. Lâimmagine originale di questo pescatore sarebbe poi cambiata radicalmente nelle mani di Britten, o almeno avrebbe assunto tratti piĂš sfumati e ambigui, in un ritratto psicologico tra i piĂš complessi del teatro dâopera contemporaneo. Inizialmente, Britten pensò di coinvolgere nel progetto, per la stesura dâun libretto, lâamico Christopher Isherwood, che però declinò immediatamente lâinvito. Si rivolse allora a Montagu Slater, che giĂ nel 1943 fu in grado di fargli avere il lavoro finito. Da intellettuale della sinistra inglese, al pari di Britten, Slater trasformò Peter Grimes in una vittima della comunitĂ : il suo modo di comportarsi, violento e agitato, è il frutto della tensione spasmodica verso una migliore situazione sociale, di una promozione di sĂŠ attraverso il denaro. Per questo, Peter Grimes distrugge la propria vita e quella dei suoi poveri apprendisti in unâincessante smania di lavoro. Di conseguenza, specchio dello straniamento umano del protagonista diventarono gli abitanti del villaggio, con i loro pregiudizi, i loro tic, la cattiveria dei
gossips, lâipocrisia eretta a sistema di valore indistruttibile. Effettivamente, ciascuno dei caratteri che prendono vita nella microstoria del borgo è una pedina ugualmente irrinunciabile nellâeconomia del dramma che, muovendosi intorno alla progressiva follia di Grimes, si risolve in una denuncia terribile verso il complesso di superioritĂ dei suoi concittadini e sulla loro totale mancanza dâumanitĂ . Non si deve neppure trascurare il ruolo che nella definizione psicologica di Grimes ebbe il tenore Peter Pears, grande amico e compagno dâarte di Britten, suo ispiratore per la maggior parte dei lavori vocali. CosĂŹ, Grimes avrebbe inizialmente dovuto avere la voce dâun baritono: fu però ben presto chiaro che il diretto coinvolgimento di Pears nella drammaturgia dellâopera avrebbe destinato proprio a lui â fino ad allora noto quasi soltanto per esecuzioni di musica vocale da camera â il ruolo del protagonista. La scelta di Pears per la creazione del personaggio ne mutò notevolmente la psicologia tormentata: da mostro del villaggio delineato da Crabbe, a vittima della corsa al denaro e a una migliore posizione sociale. Slater, Pears e Britten pervennero infine a definire un solitario stralunato, toccante esempio dâincomunicabilitĂ . Il personaggio divenne cosĂŹ in primo luogo il paradigma del diverso e del suo annientamento in un microcosmo crudele di âugualiâ. In questa dimensione si fissò dunque la portata etica dellâopera di Britten, che inaugurava un modello in larga misura nuovo di teatro morale, destinato a ingigantire la forza dolente degli umiliati e offesi, dei piĂš deboli, delle vittime della violenza sociale e del pregiudizio; su questi temi si muoverĂ pressochĂŠ tutto il successivo teatro di Britten: da
The Rape of Lucretia(apologo sulla violenza che uccide lâamore), alla satira antivittoriana di
Albert Herring, alla denuncia dello sfruttamento dellâinfanzia in
The Little Sweep, alla distruzione della bellezza e della purezza a opera dellâinvidia e della frustrazione sessuale in
Billy Budd, fino al gioco raccapricciante di possessione di due anime infantili in quello che è forse il capolavoro sommo di Britten,
The Turn of the Screw, tratto dal racconto omonimo di Henry James. Con
Peter Grimesinizia quindi a svilupparsi anche la relazione privilegiata fra Britten e il mondo dellâinfanzia: nella figura muta e sofferente del piccolo apprendista, destinato a morte prematura e violenta, si cela la radice di tutte le future denunce di Britten riguardo alla violenza degli adulti sulla purezza dei piccoli. La prima esecuzione dellâopera, al Sadlerâs Wells, in una Londra ancora gravemente ferita dalla guerra, rappresentò per lâarte inglese un momento di gloriosa rinascita: in Britten, finito lâincubo bellico, la cultura britannica ritrovava finalmente quel grande compositore che forse stava aspettando addirittura dai tempi di Henry Purcell. Il teatro sociale di cui
Peter Grimesdivenne il modello popolare costituĂŹ un simbolo di riscatto di grande peso storico, dopo le barbarie vissute dal mondo in quegli ultimi sei anni. Lâopera fu diretta da Reginald Goodall, e venne messa in scena fra mille difficoltĂ economiche da Eric Crozier, futuro librettista di
Albert Herringe di
Little Sweep; gli interpreti vocali furono Peter Pears (Grimes), Joan Cross (Ellen Orford), Roderick Jones (Balstrode). Da allora
Peter Grimesha goduto di unâinfinitĂ di produzioni illustri, a cominciare da quella del Berkshire Festival di Tanglewood nel 1946, la
premièreamericana dellâopera, affidata alla bacchetta di un ancora sconosciuto Leonard Bernstein, allora allievo prediletto del vecchio Koussevitzky. Curiosamente Britten â che pure fu un direttore dâorchestra di primâordine â non diresse mai in teatro la sua opera: ne realizzò tuttavia una superlativa registrazione discografica, e anche una versione cinematografica per la Bbc nel 1969. Tra i maggiori interpreti dellâopera si ricordano in particolare Rafael Kubelik (Covent Garden 1958, regia di John Cranko) e Colin Davis (Covent Garden 1969, Teatro alla Scala 1976, spettacolo di Elijah Moshinsky). Nellâedizione di Colin Davis ha avuto un peso fondamentale la partecipazione del tenore Jon Vickers nei panni del protagonista: la sua interiorizzazione drammatica del personaggio ha rappresentato per la prima volta il superamento del modello squisitamente lirico di Pears, e ha illuminato di una nuova forza tragica la vicenda interpretativa dellâopera.
Prologo. Lâinterno della Moot Hall. Si sta procedendo a dar termine allâinchiesta sulla morte di un piccolo apprendista di Peter Grimes: Swallow, il procuratore, stabilisce che si è trattato di ÂŤcircostanze accidentaliÂť, ma lo invita a non assumere altri apprendisti. Grimes si lamenta tuttavia di non essere stato del tutto scagionato agli occhi del villaggio (primo interludio marino, âLâalbaâ).
Atto primo. Una strada del villaggio in riva al mare, di fronte alla taverna âThe Boarâ. Ă prima mattina, e tutto il villaggio esce in strada per lavoro o commissioni; tutti si salutano, tutti si conoscono. Peter Grimes è in difficoltĂ nel tirare in secca la sua barca da solo: chiede aiuto, ma nessuno gli dĂ retta. Il farmacista Ned Keene gli comunica di aver trovato un nuovo apprendista per lui, e che si tratterebbe soltanto di andarlo a prelevare allâorfanotrofio con un carro; ma Hobson, il carrettiere, ribatte che il suo carro è giĂ pieno. Ă allora Ellen Orford, la maestra elementare, che si offre di andare a prendere il ragazzo, per dare a Grimes nuove opportunitĂ ; critica aspramente le malelingue del borgo (âWhatever you say, Iâm not ashamedâ) e parte con Hobson per la sua missione. La tempesta sâavvicina e tutti rientrano nelle loro case o alpub. Rimasti soli, Grimes e il capitano Balstrode, ufficiale in pensione, hanno un colloquio. Balstrode gli chiede perchĂŠ preferisca subire la furia della tempesta piuttosto che rifugiarsi al âBoarâ, e lo mette in guardia sulla sua fama di mostro violento con i bambini. Grimes racconta allora lâorrendo giorno in cui si trovò solo, in mezzo a una tempesta di mare, col cadavere del suo apprendista morto a bordo; vuole riscattarsi, sposarsi e far soldi. Rimasto solo, Grimes invoca un poâ di pace e spera nellâamore di Ellen (secondo interludio marino, âTempestaâ). Allâinterno del pub âThe Boarâ, Mrs. Sedley aspetta il farmacista che le deve portare il laudano. Balstrode rivolge le sue attenzioni alle due nipotine di Auntie, la proprietaria del locale, che sono lâattrazione del luogo. Anche Boles, il metodista, è ubriaco e perso dietro le due ninfette; lo tiene a bada Balstrode, che spiega a tutti la morale della taverna (âWe live and let live, and lookâ). La porta si spalanca ed entra Peter Grimes, ancor piĂš stralunato del solito (âNow the Great Bear and Pleiadesâ). Il suo arrivo suscita lâostilitĂ generale: Boles, addirittura, vorrebbe spaccargli una bottiglia in testa, ma Balstrode lo ferma. La tensione è al massimo, finchĂŠ Ned Keene, invitato da Balstrode, non attacca una canzone che in breve coinvolge tutti (âOld Joe has gone fishingâ). Si apre però nuovamente la porta e giunge Hobson, con Ellen e il nuovo apprendista, infreddoliti e stanchi. Peter taglia corto e si porta via il ragazzo a casa. ÂŤA casa? E la chiama casa!Âť, replicano tutti, inorriditi.
Atto secondo. (Terzo interludio marino, âDomenica mattinaâ). Qualche settimana dopo, in una bella mattina di una domenica, suonano le campane e tutti si recano in chiesa. Giunge anche Ellen col piccolo apprendista (âGlitter of wavesâ). Mentre lavora a maglia, la maestra sâaccorge che la camicia del ragazzo è strappata; questi cerca di nascondere qualcosa che ha sul collo, ma Ellen scopre un grosso livido, e pensa subito a una nuova violenza di Grimes. Questi sopraggiunge per portare il ragazzo al lavoro, e quando Ellen protesta facendo notare che la domenica è un giorno di riposo, il pescatore replica dicendo di doversi comprare una casa e mettere cosĂŹ a tacere i pettegolezzi del villaggio. Allora Ellen gli chiede come il ragazzo si sia procurato il livido; Grimes ribatte che è successo in mare, durante la tempesta. Ellen lo rimprovera e gli ricorda che non potrĂ comprarsi la pace; Grimes urla di disperazione e la colpisce. La scena viene osservata da Auntie, Ned e Boles, che non sono andati in chiesa. Lentamente, tutto il paese si ritrova sulla piazza e comincia a fomentare altre accuse contro Grimes, mentre Balstrode tenta, invano, di calmare gli animi. Il ritornello generale è ÂŤGrimes ha ricominciatoÂť. La collera collettiva è attizzata da Boles, e inutilmente Ellen cerca dâillustrare i suoi progetti di redenzione per Grimes e le sue attenzioni nei confronti del piccolo apprendista (âWe planned that their livesâ): tutti ormai sono anche contro di lei, e la folla inferocita decide di recarsi alla capanna di Grimes (coro âNow is gossip put on trialâ). In scena rimangono solo Ellen, Auntie e le due nipoti, lamentando la furia degli uomini (âFrom the gutterâ). (Quarto interludio marino, âPassacagliaâ). Nella sua miserabile capanna, ricavata da una barca rovesciata, Grimes incita il ragazzo al lavoro: devono salpare subito, per non perdere un ricco branco di pesci. Ă sovraeccitato e parla a frasi spezzate, cercando di spiegare allâapprendista quali siano stati i suoi giorni di ragazzo e le sue speranze (âGo there! Hereâs your sea boots!â). Si sente in lontananza il coro degli uomini del villaggio. Grimes capisce che vengono per lui e sâinfuria col ragazzo: lo accusa dâaver parlato troppo con Ellen. Decide di fuggire per la scogliera, proprio quando la folla giunge davanti alla sua porta. Nel calarsi sugli scogli, il ragazzo precipita e muore. Grimes fugge: intanto nella capanna sono entrati il parroco, Swallow e Ned. Non trovano nessuno e tornano indietro insieme agli altri. Solo Balstrode, rimasto solo, va a vedere dallâaltro lato della capanna, quello che dĂ sulla scogliera, e sâaccorge immediatamente dellâaccaduto.
Atto terzo. (Quinto interludio marino, âChiaro di lunaâ). Qualche giorno piĂš tardi, di notte, sulla piazza del borgo, è in corso un ballo. Mentre tutti fanno festa, giunge Mrs. Sedley ad annunciare al farmacista che Peter Grimes è un assassino: nessuno ha piĂš visto il ragazzo da un paio di giorni. Frattanto anche Balstrode informa Ellen della scomparsa di Grimes e del ragazzo. Ellen ha trovato sulla spiaggia la maglia dellâapprendista (âEmbroidery in childhood was a luxury of idlenessâ). Decidono di ritrovare Grimes e aiutarlo, ma Mrs. Sedley ha ascoltato il colloquio e visto la prova della maglia: corre ad avvertire il procuratore Swallow. Costui incarica Hobson di ritrovare Grimes, e comincia la caccia allâuomo (coro âWho holds himself apartâ). (Sesto interludio marino). Tutto il villaggio è alla ricerca di Grimes, e si sentono lontane le voci che lo chiamano. Peter è solo in scena, la mente sconvolta (âSteady. There you are! Nearly home!â). Lo raggiungono Ellen e Balstrode per portarlo a casa, ma egli è ormai completamente assente. Balstrode allora offre il suo aiuto a Peter, per mettere la barca in mare e poterla poi affondare al largo. Per Peter è la fine. Lentamente la vita riprende nel borgo, come in una qualunque giornata. Swallow annuncia che in mare sta affondando una barca, ma nessuno sembra interessarsi allâevento.
Il primo grande successo teatrale di Britten coincise con unâopera nata nel segno dellâeclettismo stilistico, che sarĂ da allora in avanti una delle caratteristiche costanti della scrittura del musicista inglese. Concorrono infatti a formare il materiale composito della partitura elementi derivati dal teatro di Puccini (soprattutto nella figura dolcemente patetica di Ellen Orford), con una chiara assunzione delle forme chiuse per tutti i personaggi principali, ma anche memorie tangibili dellâammirazione di Britten per ilWozzeckdi Alban Berg, i cui segni sono fortissimi nellâultimo atto dellâopera, e particolarmente nella scena del delirio di Grimes, benchĂŠ Britten si mantenga sempre estraneo alla tecnica dodecafonica; la stessa fine del protagonista ricorda quella del soldato di Berg e BĂźchner. Tuttavia, la partitura diPeter Grimesè anche animata genialmente da un pullulare di riferimenti al canto popolare inglese, e in specie alle canzoni dei pescatori, cosĂŹ come ottiene il massimo contrasto espressivo grazie allâintroduzione di elementi ben riconoscibili di musica leggera: tutta la scena del ballo del villaggio allâinizio del terzo atto sembra presa a prestito da unmusicalma, al tempo stesso, ricorda lâanaloga scena di ballo delWozzeck. Tipica di una predilezione di Britten per le forme classiche è invece lâintroduzione di una magnifica passacaglia come interludio sinfonico a metĂ del secondo atto, una scelta destinata a maturare â sempre con riferimento a Berg â nella struttura generale delTurn of the Screw. Lâorchestra assume un ruolo decisivo in tutta lâeconomia dellâopera: basterebbero i cosiddetti âinterludi mariniâ (che hanno poi goduto anche di una felice vita autonoma nel repertorio sinfonico) a ricordare quanto il colorismo post-impressionista di Britten sia essenziale alla creazione delle adeguate atmosfere di ambientazione della vicenda; si tratta di pagine dâautentico virtuosismo nellâorchestrazione e di limpidissima ispirazione melodica, il cui valore non è inferiore alla scrittura mirabile riservata alle voci. ConPeter Grimeslâopera del Novecento è riuscita a trovare un prezioso e raro punto dâincontro fra scrittura colta e spirito popolare, come dimostra lâattenzione accordata fin dalla sua nascita dal pubblico di tutto il mondo a questo ammirevole modello dâintelligenza drammaturgica.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi