Nixon in Chinaè la prima opera del compositore statunitense John Adams, che con Steve Reich e Philip Glass è considerato uno dei principali rappresentanti del cosiddetto stile âminimalistaâ, secondo una fortunata definizione di Michael Nyman. Il progetto di scrivere unâopera sullo storico viaggio in Cina del presidente degli Stati Uniti Richard Nixon e sul suo incontro con Mao Tse-tung, avvenuto nel 1972, fu partorito dalla fervida fantasia del regista Peter Sellars, che passò lâidea al compositore e alla scrittrice Alice Goodman. Dopo il successo di questo lavoro, lo stesso trio si cimenterĂ in unâaltra opera di sapore âiperrealistaâ e tratta da temi della cronaca politica dei nostri giorni,
The Death of Klinghoffer. Lâopera si articola in tre scene nel primo atto, due nel secondo e in unâunica scena nel terzo, che riassumono i cinque giorni della visita in Cina della coppia presidenziale e di Henry Kissinger, il quale, pur cantando poco, gioca un ruolo teatralmente assai rilevante. La sinossi del libretto, un testo di notevole valore letterario, mostra con quanta maestria e sicuro senso drammaturgico sia stata trattata una materia di per sĂŠ alquanto insolita per un soggetto teatrale. Come fece notare il critico del âNew Yorkerâ, alla âprimaâ, in platea si sarebbe potuta sedere la maggior parte dei personaggi coinvolti nella finzione scenica.
Atto primo. Lâaereo presidenziale âThe Spirit of â76â rolla fino al punto dâarrivo nellâaeroporto di Pechino, accolto da un coro rivoluzionario delle Guardie Rosse (âSoldiers of heavenâ). Ad accogliere Nixon, sua moglie Pat e gli altri ospiti câè Chou En-lai, al quale il presidente rivela il peso della responsabilitĂ storica che sente su di sĂŠ in quel momento (âAchieving a great human dreamâ). Lâincontro ufficiale dei due presidenti avviene nello studio di Mao, che è circondato e accudito da tre segretarie. Gli statisti si accomodano, mentre i fotografi terminano il loro lavoro. La conversazione politica e filosofica procede in modo inaspettato per gli americani, che riescono a fatica a seguire gli scarti improvvisi e fantasiosi del pensiero di Mao. La sera stessa, un banchetto nella Sala del Popolo consente a Nixon e Chou En-lai di brindare con euforia e commozione allo schiudersi del nuovo scenario della storia, di cui essi sono stati gli artefici.
Atto secondo. Ha per protagoniste le mogli dei due presidenti, Pat e lâex-attrice Chiang Châing. In una fredda mattina nevosa, lafirst ladyrende visita al personale di servizio dellâhotel, che in segno di stima le dona un piccolo elefante in vetro soffiato. Il cerimoniale la conduce poi in una scuola e infine al Palazzo dâEstate. Qui, sotto la Porta della LongevitĂ , ella si sofferma a riflettere sulle straordinarie esperienze che la vita, imprevedibilmente, le ha offerto (âThis is prophetic!â). Al tramonto, la limousine sottrae Pat agli incanti della sera di Pechino. La giornata si conclude al Teatro dellâOpera: lâospite americana assiste a una rappresentazione del balletto allegorico âIl distaccamento delle donne rosseâ, uno spettacolo ideologico preteso e imposto da Chiang Châing, che le siede accanto con occhiali scuri. In questa scena surreale, i Nixon reagiscono emotivamente allo stile hollywoodiano del balletto ed entrano senza rendersi conto nellâazione, cercando di portare aiuto alla protagonista frustata a morte da un personaggio che ha le sembianze di Kissinger. Alla testa dellâEsercito del Popolo (âFlesh rebels, the body pullsâ), Chiang Châing arringa gli spettatori (âI am the wife of Mao Tse-tungâ).
Atto terzo. Lâultima notte a Pechino. I protagonisti sono tutti molto stanchi e provati. Le due coppie arricchiscono i momenti del commiato con lontani ricordi della loro vita: la tenda di Mao durante la Lunga Marcia, la nave su cui Nixon prestò servizio in guerra. La notte si acquieta sulle toccanti parole di Chou En-lai (âI am old and I cannot sleepâ), la riflessione di un vecchio uomo che si interroga su quanto di buono resti di ciò che è stato fatto.
Nixon in Chinanon fu soltanto uno spettacolo di straordinario livello teatrale, ma rivelò anche al pubblico un autore di grande forza espressiva e di profonda intelligenza musicale. Per quanto gli elementi caratteristici del minimalismo siano ancora ben riconoscibili (ripetizioni, armonie consonanti, impulsi ritmici regolari), lo stile di Adams è qui molto personale, marcato da una sensibilitĂ straordinaria per il colore del suono, che riesce sempre affascinante e vario. Uno dei punti di forza del lavoro è nella scrittura corale, che in effetti si conferma una delle corde migliori della musica di Adams, come risulterĂ anche piĂš evidente nella successivaDeath of Klinghoffer. Senza rinunciare a un certo umorismo e a una sottile ironia, Adams si sforza conNixon in Chinadi connotare musicalmente uneposmoderno, dando un respiro elevato alle linee di canto e un suono anti-naturalistico allâorchestra; i caratteri, inoltre, sono indagati con autentica passione e vengono resi con acuto senso psicologico. Non mancano nĂŠ i momenti in cui il teatro prende felicemente il sopravvento, come nella pirotecnica aria di bravura di Chiang Châing in occasione del balletto, nĂŠ quelli in cui lâumanitĂ dei personaggi si rivela con commovente intimismo. Presente a tratti un poâ ovunque, questo richiamo esistenziale si afferma soprattutto nellâultimo atto, che chiude dolcemente, con una riflessione sulla vita, una vicenda che si era aperta nel segno grande della Storia.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi