La figura di Giovanna dâArco aveva affascinato Cajkovskij fin dallâinfanzia. Nel 1878 il compositore lesse la tragedia di Schiller nella traduzione russa di Vasilj A. Zukovskij e decise di trarne unâopera: ÂŤPresenta possibilitĂ stupende e il soggetto non è scontatoÂť, scrisse allora. Per documentarsi piĂš accuratamente, lesse la
Giovanna dâArcodi Verdi, andò a Parigi per procurarsi il libretto dellâopera omonima di Auguste Mermet (1876) e il dramma di Jules Barbier, per il quale Charles Gounod aveva composto delle musiche di scena. Inoltre, Nadezda von Meck gli regalò il volume sulla pulzella di OrlĂŠans di Henri-Alexandre Wallon. PiĂš fedele di Schiller alla veritĂ storica, decise di far morire Giovanna sul rogo e non sul campo di battaglia. Lâopera venne dedicata a Eduard Napravnik, che ne fu anche il primo direttore. Il primo interprete del ruolo di Dunois fu invece FĂŤdor Stravinskij, padre del compositore. Dopo la âprimaâ il registro vocale della protagonista venne mutato da soprano in mezzosoprano.
Atto primo. Una foresta nei pressi di Domremy. Thibaut, padre di Giovanna, vorrebbe che ella sposasse Raymond; ma la ragazza rifiuta, affermando di dover seguire la via che il Cielo le ha destinato. Il padre, infuriato, la accusa di essere in contatto con il diavolo. Giunge la notizia che gli inglesi stanno devastando i villaggi vicini, ma Giovanna invita tutti a sperare: Salisbury, il comandante inglese, è destinato a perire. Un soldato, in effetti, porta la notizia della morte di Salisbury; tutti elevano allora un canto di ringraziamento al Signore. Giovanna dice addio alla sua amata campagna e parte per salvare la Francia.
Atto secondo. Al castello di Chinon. I menestrelli cantano e ballano, per divertire il re Carlo VII e la sua amante Agnès Sorel. Il vassallo Dunois comunica che il tesoro reale si è ormai esaurito e invita il re a prendere le armi, mentre Agnès si offre di devolvere il proprio denaro per finanziare la guerra. Giunge lâarcivescovo a riferire di un miracolo: i francesi hanno vinto grazie a una fanciulla che si è posta alla testa delle truppe. Giovanna arriva davanti al re e racconta la storia della propria vita, e il re decide di affidarle il comando dellâesercito.
Atto terzo. Nei pressi di Reims, Giovanna affronta in duello Lionel, un borgognone che combatte con gli inglesi; ma quando sta per sferrargli il colpo mortale Giovanna, vedendo il suo bel volto, ne ha pietĂ e lo salva. I due si innamorano, e Lionel decide di combattere con i francesi. Davanti alla cattedrale di Reims si raccoglie una grande follla: è il giorno dellâincoronazione. Câè anche Thibaut che, davanti a tutti, accusa la figlia di stregoneria. Dunois la difende, e lâarcivescovo decide di interrogarla; ma Giovanna, che si sente colpevole del proprio amore per Lionel, tace. Rimasti soli, Lionel la implora di fuggire; ma ella lo accusa di essere stato, con il suo amore, la causa della sua rovina.
Atto quarto. Nella foresta. Lionel e Giovanna si abbracciano. Tuttavia, si ode un coro di angeli che lancia un avvertimento alla ragazza: ha tradito la sua missione divina; dovrà perciò soffrire, ma poi sarà accolta in Cielo. Arriva un drappello inglese: i soldati uccidono Lionel e catturano Giovanna. Sulla piazza del mercato vecchio di Rouen: Giovanna, accusata di essere una strega, viene fatta salire sul rogo. Chiede una croce a Dunois, che gliela dona; quindi, avvolta dalle fiamme, muore, mentre le voci celesti le promettono un posto vicino a Dio.
Per raccontare una vicenda francese, Cajkovskij sembra prendere come modello lâopĂŠra di quella nazione. Guarda algrand-opèradi Meyerbeer (nella scena dellâincoronazione e nel duetto del re e di Agnès), ma anche al lirismo di Bizet e di Gounod. Tuttavia, Cajkovskij qui risente anche dellâinflusso di Musorgskij, trovandosi a trattare una materia epica; e cosĂŹ alcune scene corali, e il racconto di Giovanna nel secondo atto, ricordano ilBoris. Dâaltra parte, in questâopera al centro dellâinteresse drammaturgico del compositore è il racconto della vicenda di una semplice donna: non tanto nei suoi lati eroici o nellâesaltazione mistica. Le pagine piĂš riuscite e toccanti, pertanto, pur frammiste a cori, concertati, scene di corte e di piazza che a tratti appaiono forse un poco generiche, sono le due romanze di Giovanna: quella del primo atto (âAddio mia forestaâ), una delicata melodia nella quale saluta il suo luogo natio, e quella del secondo atto, dove ella racconta al re la sua vita. Giovanna è un personaggio nostalgico e innamorato, il cui temperamento conferisce un raro vigore ai due duetti dâamore con Lionel. Eppure Cajkovskij non dimentica neppure di dare una precisa connotazione storico-drammaturgica alla musica: ad esempio, allorchĂŠ i menestrelli che allietano il re cantano sul motivo popolare francese âMes belles amourettesâ, oppure nel preludio al terzo atto, concepito in uno stile marziale che vuole simulare la battaglia in corso nei pressi di Reims.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi