I cinque quadri che formano l’opera (Non toccare, Scrivete l’indirizzo, Discesa dal cielo, Il campanello inquieto, Ore meravigliose), si soffermano sulle peripezie di una giovane coppia, formata da Masa e da Aleksandr, per entrare in possesso di un appartamento a Mosca, situato nel quartiere-dormitorio Cerëmuski, di nuova costruzione. Sposati da alcuni mesi, i due sono ancora costretti a incontrarsi in biblioteca o ai grandi magazzini; anche Boris, operaio alla metropolitana, coltiva la speranza di trovare finalmente una appartamentino: egli corteggia assiduamente Lidocka, una ragazza incontrata al Museo della Ricostruzione di Mosca. Per Masa e Aleksander non è semplice entrare nell’appartamento: a Cerëmuski si intrecciano le vicende degli inquilini, finché alla fine le cose si sistemano e tutti ottengono il sospirato nido d’amore, compresi Boris e Lidocka, che infine ha ceduto alla costanza dell’innamorato.
Sostakovic non fece violenza a se stesso scrivendo una musica di genere leggero (peraltro emulato negli stessi anni persino dall’autorevole segretario dell’Unione dei compositori Tikhon Khrennikov), in quanto non aveva mai nascosto il suo divertimento nel dialogare con la musica da ballo e il jazz. Ilmusicalamericano era stato anche occasione, negli anni Venti, per taluni lavori di minorie impegno, come laJazz suitee la trascrizione per orchestra della celebre canzoneTea for Two;Cerëmuskimescola infatti lo stile dell’operetta classica europea con ilmusicaldi Broadway. La musica che ne risulta, gradevole e brillante, tuttavia non è priva degli umori corrosivi e della tendenza al grottesco che sono caratteristici di Sostakovic. L’atteggiamento parodistico è rivolto persino contro se stesso, con un gioco ironico su temi tratti dai suoi stessi lavori degli anni Venti; una parte significativa è inoltre affidata alla musica popolare, con citazioni di canzoni tradizionali, in particolare nel duetto tra Boris e Lidocka all’inizio del secondo atto, così come dalla musica da ballo, a partire dal valzer che costituisce l’ouverture. Tra i numeri più celebri dei 39 che formano la partitura, ricordiamo l’indiavolata corsa in macchina verso Cerëmuski (‘Passeggiata per Mosca’), la sentimentale ‘Canzone di Cerëmuski’ intonata da Ljusja nel secondo quadro e l’intermezzo alla fine del secondo atto che mette in scena il grande desiderio di Boris, ovvero il sogno in cui egli riceve su un piatto d’oro, dagli altri inquilini, vestiti di bianco, le chiavi del sospirato appartamento.Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi