La vicenda è tratta, attraverso la mediazione di Galland, dalla novella
Abu Hassancontenuta nelle
Mille e una notte. Lâopera venne scritta da Weber fra lâagosto 1810 e il gennaio 1811; negli anni successivi, in occasione di riprese a Gotha (1813) e a Dresda (1823), il compositore vi aggiunse dapprima un duetto e quindi il pianto di Fatima sulla finta morte di Abu Hassan.
Abu Hassan e la moglie Fatima sono assediati dai creditori. Per liberarsi di loro, Abu Hassan progetta un insolito piano: fingere che la moglie sia morta e chiedere al califfo di finanziarne il funerale, mentre Fatima fingerĂ che sia il marito il defunto e si rivolgerĂ alla moglie del califfo per un prestito analogo. Nel frattempo si aggira attorno alla coppia lâusuraio Omar, invaghito delle grazie di Fatima. Mentre questi corteggia la donna, torna inaspettatamente in scena Abu Hassan, e Omar è costretto a nascondersi; è ancora nel suo nascondiglio quando giungono il califfo e la moglie, curiosi di sapere chi sia veramente il morto. Al loro arrivo sia Abu Hassan che Fatima si fingono cadaveri ma, alla notizia di una taglia offerta dal califfo a chi possa spiegare lâaccaduto, il âdefuntoâ Abu Hassan balza in piedi e confessa il suo critico stato finanziario. Il califfo perdona allora lâingenuo stratagemma e provvede a risolvere la precaria situazione economica della coppia; ordina inoltre che venga punito lâimmorale Omar, che aveva sperato di conquistare il cuore di Fatima a suon di denari.
La freschezza e vivacitĂ della partitura è evidente soprattutto nei concertati: sia i duetti (Abu Hassan-Fatima e Fatima-Omar) che i terzetti si presentano sempre articolati e vari, eredi della tradizione buffa italiana filtrata attraverso il teatro di Mozart. In particolare sia il modello dellaEntfĂźhrung aus dem Serail(per lâapparato delle turcherie), sia quello delleNozze di Figaro(almeno altrettanto influente) agiscono chiaramente sul giovane compositore: il terzetto âIch suchâ in allen Eckenâ sembra provenire direttamente da questâultimo lavoro mozartiano. Lâeleganza e la varietĂ nellâorchestrazione si avvantaggia continuamente di nuove trovate strumentali anche nei numeri solistici, tra i quali spicca lâaria di Fatima âHier liegtâ (del 1823), in cui è facile individuare lo stile maturo del compositore, raffinato nella strumentazione e intenso nellâespressione dei sentimenti.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi