È uno spumeggiante scherzo carnevalesco. Colombina ha promesso, in cambio di due anelli, contemporaneamente ad Arlecchino e a Brighella la sua mano.
Quando i due scoprono l’imbroglio, ne chiedono conto a Colombina, la quale, per levarsi di impaccio, propone ai due amanti un gioco alquanto singolare: tutti e tre si benderanno e il primo che prenderà la fanciulla l’avrà in sposa.
Ma mentre i due cercano disperatamente di afferrare Colombina, la fanciulla si traveste da strega bruttissima e si fa contemporaneamente pigliare dai due contendenti.
Alla vista di tale bruttezza i due giovani si palleggiano la ragazza e più nessuno dei due la desidera.
Colombina allora, toltasi il travestimento, dichiara che nessuno dei due l’avrà poiché ognuno dei due la ama solo per la sua avvenenza fisica.
L’operina si conclude con un travolgente Vaudeville a tre voci fugate nella quale i protagonisti chiedono scusa al pubblico per la leggerezza dei loro argomenti.
La scrittura musicale della Arlecchinata presenta una sorprendente freschezza e una immediatezza che la rendono piacevole e divertente all’ascolto e registicamente briosa e movimentata.
Amici della Musica - Milano