La composizione di
A Village Romeo and Juliarisale al 1901, quando ancora nessuna delle tre opere già composte da Delius a quella data erano state rappresentate:
Irmelin, che risale al 1892, sarà rappresentata a Oxford soltanto nel 1953;
The Magic Fountain(1893) non verrà mai messa in scena;
Koanga(1897) sarà rappresentata nella città tedesca di Elberfeld nel 1904. Delle due opere successive,
Margot-la-Rouge, composta nel 1902, non fu mai rappresentata, mentre
Fennimore and Gerdavenne messa in scena nel 1919, nove anni dopo la sua stesura.
A Village Romeo and Juliaè senz’altro l’opera più significativa e di maggior fortuna di Delius; un particolare successo ha ottenuto un recente allestimento presentato dalla New York City Opera, nel quale si sono utilizzate proiezioni di film e ingegnose scenografie.
Dopo essere stati a lungo buoni amici, due contadini cominciano a litigare violentemente per il possesso di un appezzamento di terreno confinante, che in realtà appartiene all’enigmatico Dark Fiddler. Sali e Vrenchen, a causa dei divieti imposti dai rispettivi genitori, non possono più giocare insieme, benché siano ottimi amici. In realtà continuano a vedersi di nascosto e quando dopo sei anni scoprono di amarsi, le loro famiglie, prostrate dai debiti contratti per le cause legali che reciprocamente hanno intentato, impediscono loro di sposarsi. I due pensano perciò di fuggire unendosi a un gruppo di vagabondi, ma capiscono di essere estranei al loro mondo; decidono perciò di prendere una barca, raggiungono il centro del fiume, la affondano e muoiono l’uno tra le braccia dell’altra inghiottiti dalla corrente.
La partitura dell’opera è efficace sia per il raffinato lirismo delle voci sia per l’orchestrazione, ben dosata e priva di ridondanze nella sua accurata espressività . In particolare è divenuto celebre l’intermezzo che precede la scena finale (‘The walk to the Paradise Garden’), che è rimasto nel tempo uno dei brani più eseguiti del repertorio di Frederick Delius.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi