Composta nel 1871 ma bloccata dalla censura, lāopera dovette attendere quattro anni prima di trovare la via del palcoscenico; ottenne un buon successo di pubblico, mentre la critica si mostrĆ² severa: la vena copiosa, ma accademica e impersonale di RubinÅ”tein, apparve lontanissima dal mirabile poema ispiratore, uno dei capolavori assoluti della letteratura russa. Fecero centro invece la lussureggiante scrittura vocale (in particolare quella del protagonista), le danze, lāeffettismo dei contrasti drammatici. Come ad apertura di sipario, ad esempio, quando in cielo, tra cori di elementi naturali e di spiriti maligni e benigni, il Demone, maledetto il creato, viene scacciato dallāAngelo. Condannato a vagare per sempre sulla terra, vede Tamara, giovane di meravigliosa bellezza e prova unāemozione inspiegabile; deciso a possederla, fa uccidere il principe Sinodal da una banda di briganti. Rimasta priva del fidanzato e tormentata dalla misteriosa voce del Demone, Tamara chiede al padre Goudal di entrare in convento. Nemmeno il sacrilegio frena la travolgente passione del Demone, che entra nel convento e si palesa a Tamara dichiarandole il proprio amore (āLa vrag nebesā āSono il nemico del cieloā). La giovane dapprima lo respinge, poi cede e lo bacia: ma ecco apparire lāAngelo, che mostra a Tamara lāombra di Sinodal. Ella cade folgorata al suolo mentre un coro celeste inneggia alla sua salvazione. Il Demone, sconfitto, ritorna alla sua solitudine eterna.
Dopo lāesordio felice, lāopera di RubinÅ”tein conobbe ancora qualche momento di gloria, grazie alla preferenza accordatale da alcuni grandi cantanti; fu il caso, in particolare, di FĆ«dor Å aliapin il quale, attraverso la forza della sua personalitĆ carismatica, diede del protagonista unāinterpretazione divenuta leggendaria.