Nel 1733 Porpora venne invitato a Londra per dirigere l’Opera of the Nobility, una compagnia teatrale promossa da una società di nobili in concorrenza con l’opera italiana diretta da Händel. Il primo lavoro commissionato al compositore napoletano fu
Arianna in Nasso, che aprì la stagione inaugurale; seguirono, tra il 1734 e il ‘36, altre quattro opere, un oratorio e una serenata. L’argomento era già stato trattato da Porpora una ventina d’anni prima quando, per la corte viennese, aveva musicato
Arianna e Teseodi Pietro Pariati, rappresentata il 1 ottobre 1714 per il compleanno dell’imperatore. Su un adattamento del libretto di Pariati Händel compose
Arianna in Creta, allestita nella stessa stagione 1733-34 al King’s Theatre, forse come risposta provocatoria all’iniziativa della compagnia rivale.
L’opera ha inizio a Creta dove Arianna, con i giovani compagni ateniesi di Teseo, attende davanti all’ingresso del Labirinto l’esito dell’eroica impresa contro il Minotauro. Teseo esce vittorioso e fugge con Arianna; costretto da una tempesta ad approdare sull’isola di Nasso, incontra la moglie Antiope. Con la complicità di Piritoo, Teseo riesce a far credere ad Antiope che Arianna sia fuggita da Creta alla volta di Atene semplicemente per sottrarsi al giogo paterno. Appare il dio Libero (Dioniso), che convince Teseo a fuggire con Antiope mentre Arianna dorme. Al suo risveglio Arianna, accortasi del tradimento, si dispera, ma sopraggiunge Libero «sopra carro tirato da due tigri e preceduto dal coro di Coribanti e di Baccanti». Arianna si innamora del dio, sale sul carro e si trasforma in costellazione.
Assecondando il gusto del pubblico inglese,Arianna in Nassopresenta un minor numero di personaggi rispetto alla tradizione italiana, una trama più semplice, maggior varietà nell’alternanza di recitativi secchi e accompagnati, una maggiore articolazione nella struttura formale delle arie. Come antagonista di Händel, Porpora rimase a Londra fino al 1736, e potè disporre di uncastdi cantanti italiani molto quotato (tra cui il castrato Senesino, il soprano Maria Segatti, sostituita poi da Francesca Cuzzoni e, dall’ottobre 1734, Farinelli).
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi