Per lâapertura della nuova sala teatrale, il Lincoln Center commissionò a Barber unâopera tratta da uno dei piĂš celebri capolavori shakespeariani,
Antonio e Cleopatra. Il libretto venne ricavato direttamente dallâoriginale da Franco Zeffirelli, che ha condensato in sedici scene lâossatura drammaturgica.
A Roma e in Egitto. Antonio, conquistatore dellâEgitto, torna in patria e abbandona momentaneamente Cleopatra, divenuta sua amante oltre che prigioniera. Per motivi politici, Ottaviano preme affinchĂŠ Antonio sposi sua sorella Ottavia. Antonio rifiuta e torna in Egitto da Cleopatra, che lo istiga a volgere le armi contro lâesercito di Roma e a regnare con lei sullâEgitto. La battaglia è sfavorevole ai due amanti, che si tolgono la vita per non cadere nelle mani dei vincitori.
La circostanza ufficiale per cui venne composta lâopera indusse lâautore allâuso ridondante e massiccio del coro e a un apparato spettacolare magniloquente, uno stile dagrand-opĂŠrache non apparteneva in effetti alle corde migliori di Barber. Lo spettacolo venne sonoramente fischiato alla âprimaâ e rimase senza riprese, ma nel 1973 il compositore revisionò il lavoro assieme a Gian Carlo Menotti. Sfrondati gli eccessi spettacolari a favore di una visione piĂš intima e concentrata lâattenzione sul rapporto dâamore tra Antonio e Cleopatra, lâopera, cosĂŹ snellita di circa unâora e mezza di musica, venne ripresa prima in America e in seguito anche in Italia nel 1983, al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Appartengono adAntony and Cleopatraalcune delle pagine migliori della vocalitĂ drammatica di Barber, in particolare le due arie di Cleopatra (âGive me some musicâ e âGive me my robe, put on my crownâ), tagliate sulla vocalitĂ della prima interprete, Leontyne Price, brani per cui Barber realizzò anche una versione separata da concerto.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi