Terminata nel 1683,
Amadisfu rappresentata soltanto l’anno successivo a causa del lutto per la morte della regina. Era stato lo stesso Luigi XIV a dare indicazioni per la scelta dell’argomento della
tragédie, che apriva un nuovo filone, abbandonando la mitologia classica per volgersi alla dimensione fiabesca dei poemi cavallereschi. La fonte del libretto è
Amadis de Gaula, attribuito a GarcĂ RodrĂguez de Montalvo, nell’adattamento di Nicolas Herberay des Essarts.
Il prologo è collegato alla tragedia: dalla morte dell’eroe Amadis la maga Urgande e il marito Alquif sono immersi in un sonno profondo, ma l’incantesimo viene spezzato dall’avvento di un nuovo eroe (Luigi XIV), cui spetta insegnare ai grandi della terra l’arte della guerra e del regnare. L’intreccio dellatragédieè piuttosto complesso, tanto che il libretto venne criticato dai primi commentatori per l’abbondanza di eventi e la mancanza di unità . L’amore di Amadis e Oriane è turbato dalle reciproche gelosie, mentre Florestan e Corisande godono le gioie di un affetto corrisposto. Anche la maga Arcabonne soffre pene d’amore, poiché si è innamorata di un eroe sconosciuto che le ha salvato la vita; ma Arcalaus la incita a vendicare la morte del loro fratello Ardan Canile, che è stato ucciso da Amadis: con i loro poteri magici essi imprigionano Florestan, Corisande e Amadis. Arcabonne vorrebbe uccidere tutti i prigionieri, ma l’ombra di Ardan la ammonisce a non portare a termine la vendetta; di lì a poco la maga riconosce in Amadis lo straniero che l’aveva salvata, e libera lui e i suoi amici. Nel frattempo Arcalaus ha catturato Oriane e si prepara a ucciderla; la fanciulla lamenta l’infedeltà di Amadis, ma quando vede l’amato – che sembra senza vita – desidera seguirlo nella morte. Si avvicina però una roccia avvolta dalle fiamme, che rivela allo sguardo la nave a forma di dragone della fata Urgande: questa libera Amadis e Oriane, che si rappacificano, mentre i due maghi malvagi si tolgono la vita. Amadis dimostra la sua fedeltà passando attraverso l’arco degli amanti fedeli, e in tal modo libera eroi ed eroine vittime di un incantesimo.
InAmadismagia e incantesimi non hanno soltanto un carattere esornativo, ma costituiscono il motore dell’azione sino alla soluzione del conflitto, determinata dall’intervento di Urgande. L’intreccio fantastico offriva molto spazio almerveilleuxe permetteva di impiegare una grande varietà di scene, costumi e macchine teatrali (Arcabonne trasportata da demoni volanti, la nave di Urgande a forma di dragone...). In questa occasione il celebre Jean Berain fece alcune ricerche sui costumi del Medioevo e del Rinascimento, con l’obiettivo di raggiungere una certa autenticità , ma certo il pubblico fu impressionato più daitableauxspettacolari che dai riferimenti storici. Dal punto di vista musicaleAmadisè considerata una delle opere più riuscite di Lully: per conferire unità e coerenza allatragédieil musicista crea numerosi richiami da una scena all’altra, come la cellula ritmica che accompagna ogni entrata di Arcabonne o la giga del prologo, che ritorna alla fine del secondo atto. La “Marche pour le combat de la barrière” (divertissementdel primo atto) per trombe, timpani e bassi è un tipico esempio di musica di battaglia, mentre nel terzo atto è di grande effetto l’uso del doppio coro, nell’alternanza tra il coro dei prigionieri e dei carcerieri, caratterizzati ciascuno nella dinamica e nel ritmo. Tra i numerosiairsrimase celebre il monologo “Bois épais” di Amadis, che vaga nel bosco pensando alle sue pene d’amore (II,4); secondo Le Cerf de la Viéville “Amour, que veux-tu de moi?” di Arcabonne (II,1) era divenuto così popolare che lo cantavano tutti i cuochi di Francia.Amadisfu rappresentata – con alcune rielaborazioni – fino al 1772, e il suo successo è testimoniato anche dalle sei parodie allestite ai teatri della fiera e al Théâtre Italien.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi