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Agnese
Dramma semiserio per musica in due atti di Luigi Buonavoglia, dalla commedia Agnese di Fizendry di Filippo Casari
Musica di Ferdinando Paër 1771-1839
Prima rappresentazione: Parma, Villa Scotti, Teatro Ponte d’Attaro, 20 ottobre 1809

Personaggi
Vocalità
Agnese
Soprano
Carlotta
Soprano
Don Girolamo
Tenore
Don Pasquale
Basso
Ernesto
Tenore
il custode dei pazzi
Basso
la figlia di Agnese
Mimo
Uberto
Basso
Vespina
Soprano
Note
Probabilmente il titolo più fortunato di Paër e ultima opera semiseria dell’autore, l’Agnesevenne considerata a lungo come modello esemplare, benché tardivo, di quello stile propagato in tutta Europa dai compositori napoletani nel Settecento. Uno stile in cui il predominio della melodia resiste ancora saldamente di fronte all’imminente frenesia rossiniana.

Uberto è impazzito quando la figlia Agnese ha sposato Ernesto contro il volere paterno; ora è internato in un manicomio e crede la figlia morta da anni. Questa però, sconvolta dall’infedeltà del consorte, torna sulle tracce del padre, facendogli prendere gradualmente coscienza che la sua Agnese è ancora in vita: quando intona una vecchia canzone che cantava spesso da ragazza, Uberto torna definitivamente in sé. La conclusione della vicenda viene allietata anche dal pentimento di Ernesto, che ottiene il perdono della moglie. Attorno a queste peripezie familiari si muove il personale del manicomio: Don Pasquale, sua figlia Carlotta e Don Girolamo.

Rappresentata nel 1809 nella città natale del compositore, l’opera affronta il tema della pazzia attingendo alla tradizione letteraria settecentesca sulla comicità della follia (si veda, ad esempio, la commediaI pazzerellidi Alessandro Pepoli, ambientata anch’essa in un manicomio), come settecentesco è l’impiego di un basso buffo nella parte del demente. D’altro lato, però, il soggetto costituisce un precedente prezioso per il diffuso sfruttamento del tema della follia nel melodramma dell’Ottocento (se ne consideri in particolare l’influenza esercitata sulle opere di Donizetti, dallaLucia di LammermooralFurioso all’isola di San Domingo).
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


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