Sembra che Spontini rispondesse al compositore Kazynski â che lâinterrogava quindici anni dopo la prima versione dellâ
Agnesâ di aver sviluppato ÂŤil mio pensiero, pensiero grandioso, per unâopera maestosa, grande, di vaste dimensioni, opera che sempre sognavoÂť. Questa partitura prediletta, sua ultima fatica, è un lavoro problematico, di cui giĂ lâautore profetizzò le difficoltĂ di esecuzione e pubblicazione. La stesura delle sue 1045 pagine occupò Spontini molto a lungo, tanto che la âprimaâ, prevista per il 28 maggio 1827, dovette essere posticipata di ben due anni; nel 1837 il compositore presentò una versione largamente riveduta (introducendo ad esempio il personaggio di Heinrich der LĂśwe).
Atto primo.Quadro primo. Con una cerimonia a Magonza, lâimperatore Heinrich VI e i suoi principi si preparano a piegare la resistenza dei guelfi, guidati da Heinrich âil Leoneâ, e a condurre un esercito in Sicilia. Irmengard chiede invano che il fidanzamento di sua figlia Agnes con Heinrich, figlio del Leone, rimanga valido nonostante la guerra tra le due famiglie. Sopraggiunge lâambasciatore del re di Francia, alleato dellâimperatore. Anchâegli rivolge una supplica a questâultimo perchĂŠ il valoroso Heinrich, giĂ condannato allâesilio e ora ferito e prigioniero dei francesi, possa ritornare in patria; anche questa preghiera rimane inascoltata. Sulla scena resta solo Philipp, fratello dellâimperatore, raggiunto da un trovatore che intona un lamento dâamore: è Heinrich, che Philipp accoglie con commiserazione, avvertendolo che lâambasciatore francese è venuto a chiedere la mano di Agnes per il proprio re. La ragazza sopraggiunge alla partenza dei due compagni dâarmi: la sua tristezza viene consolata dalla madre, e quindi dal ritorno di Heinrich e Philipp, finchĂŠ sui quattro non si abbatte la notizia dellâapprossimarsi minaccioso del Leone con il suo esercito.Quadro secondo. Alla festa notturna dei principi, rallegrata da cori e danze, partecipa anche Heinrich in incognito. Fra la sorpresa generale lâimperatore annuncia il fidanzamento di Agnes con il re di Francia. Durante le danze lâambasciatore mostra un interesse poco formale nei confronti di Agnes, suscitando la gelosia di Heinrich, che lo affronta insultandolo. I cavalieri francesi si schierano a difesa del loro duca, mentre lâimperatore strappa la maschera dal volto di Heinrich, che viene trovato in possesso di una lettera compromettente del padre, prova del suo tradimento verso lâimperatore. Nonostante le proteste, questâultimo condanna Heinrich a morte e Agnes alla monacazione forzata. La decisione arbitraria muove però a sdegno i principi tedeschi, che temono lâestendersi dellâautoritarismo imperiale.
Atto secondo.Quadro primo. Heinrich è in prigione insieme al servitore Theobald, che fugge â gettandosi da una finestra nel Reno sottostante â allâarrivo del burgravio. Questi offre a Heinrich il perdono imperiale, a prezzo della rinuncia ad Agnes e dellâesilio. Lâindignazione con cui il giovane reagisce non può che costargli la morte, quando irrompono nelle carceri i principi ribelli. Mentre, nella confusione, il burgravio è giĂ riuscito a portare con sĂŠ Heinrich attraverso un passaggio segreto, giungono lâimperatore e Philipp. Il furore del primo per la rivolta dei principi viene esasperato dallâarrivo dellâambasciatore, che ha appena catturato personalmente Heinrich per vendicarsi in singolar tenzone dellâoffesa subita. Il duello viene fissato per lâindomani, ma lâimperatore ordina di nascosto al burgravio di lasciar fuggire il prigioniero e quindi di ucciderlo. La rabbia dei principi aumenta intanto incontenibile.Quadro secondo. Agnes attende la consacrazione per mano dellâarcivescovo nella chiesa del convento, mentre fuori scena si ode un coro di suore. Dapprima Irmengard, quindi Heinrich stesso, fuggito, compaiono in chiesa e, con la complicitĂ dellâarcivescovo, i due giovani si uniscono in matrimonio. Infuria frattanto una tempesta: giunge dapprima Philipp, quindi una folla di popolo e infine, scortato dai suoi cavalieri, lâambasciatore, furibondo per la presenza di Heinrich. La situazione sta per precipitare verso lo scontro aperto, quando lâarcivescovo minaccia lâira divina nei confronti di un sacrilego combattimento in chiesa: quando il prelato si frappone tra i contendenti innalzando unâimponente croce, tutte le spade vengono abbassate in unâatmosfera di religioso timore.
Atto terzo.Quadro primo. Nel chiostro del convento Agnes viene esaltata da cavalieri e trovatori come futura sposa del re di Francia. Grazie allâintervento di Irmengard, la ragazza viene lasciata sola e può ricevere Heinrich che le propone la fuga: ha infatti deciso di allearsi con lâesercito del padre.Quadro secondo. Alla festa dei cavalieri, nella piazza di Magonza, manca solo Agnes. Dopo la danza e la giostra arriva il momento del duello; inaspettatamente Philipp si propone come campione di Heinrich. Prima che il combattimento inizi vengono portati davanti allâimperatore i due giovani amanti, scoperti mentre tentavano di fuggire. Heinrich decide di difendere da sĂŠ il proprio onore e sconfigge lâambasciatore, ferendolo mortalmente. Tra lo stupore generale, si scopre trattarsi del re di Francia in persona, venuto per conoscere la futura sposa; Heinrich ha dunque ucciso chi gli aveva un tempo salvato la vita. Quando poi Irmengard rivela lâavvenuto matrimonio, la furia dellâimperatore scatena lo sdegno dei principi. Le spade vengono sguainate ma, nuovo colpo di scena, Heinrich si pone a difesa dellâautoritĂ imperiale. A quel punto un cavaliere mascherato si alza la visiera, rivelandosi per Heinrich il Leone e annunciando che il suo esercito è giĂ entrato in Magonza. Davanti alla disperazione dellâimperatore anche il Leone fa atto di sottomissione, mentre il re di Francia morente offre il suo perdono a Heinrich. Alla fine anche lâimperatore perdona la giovane coppia e invita i principi a farsi valere nelle guerre dâItalia.
La singolaritĂ del lavoro sta nellâintenzione, esplicitata sin dalla denominazione di âGrosse historisch-romantische Operâ, di integrare la grandiositĂ dellâopera francese (di cui Spontini era stato a Parigi uno dei massimi alfieri con laVestaleeFernand Cortez) nel nuovo modello dellâopera romantica tedesca (Der FreischĂźtzdi Weber era apparso otto anni prima dellâAgnes). Lâintento monumentale viene perseguito attraverso il predominio di strutture formali complesse, che sfruttano una massa sonora grandiosa per imponenza dei cori, scrittura orchestrale e numero di personaggi in scena (quasi tutti nobili di alto lignaggio). Lâorchestra, potenziata dallâintervento di un piccoloensemblesul palcoscenico, viene ampliata notevolmente nella sezione dei fiati, portati a ben sedici tipi di strumenti, e presenti talvolta in numero impressionante (nel secondo quadro del secondo atto suonano contemporaneamente 8 trombe e 20 corni). La materia cavalleresca e il colore storico della vicenda vennero confezionati da Raupach (autore di una tragedia in prosa,Heinrich VI, sullo stesso soggetto) in un libretto in lingua tedesca strabordante di colpi di scena, al di lĂ di ogni verosimiglianza; ne deriva una vicenda di difficile comprensione, in cui la musica di Spontini emerge solo a tratti nella sua qualitĂ . Ă il caso della delicata romanza di Agnes âAls der Zephir flog vorĂźberâ (I, quadro primo), dei cori, quasi sempre ricchi di energia e vigore, dei diversi interventi di Heinrich, improntati a una calda vocalitĂ ormai romantica, del terzetto âJa statt meines Kerkers Grauenâ (II, quadro secondo) dal sofisticato, intenso lirismo, e soprattutto dello straordinario finale del secondo atto, che Spitta esaltava come senza pari: la concatenazione dei diversi episodi (la tempesta, i successivi interventi dei personaggi con il loro seguito, il coro delle suore accompagnato da unâorchestra di fiati a imitazione dellâorgano, la preghiera intima e sofferta di Agnes, il suo duetto con lâarcivescovo, di atmosfera religiosa autentica, il grandioso concertato, lâammonimento ÂŤcon voce terribileÂť dellâarcivescovo e il suo esito pacificatore) vengono condotti con sicurezza di scrittura drammatico-sinfonica, avvertibile chiaramente nello stemperarsi stupefatto di tanta furia nellâintenso lirismo della preghiera di Agnes. La fortuna dellâopera nel Novecento data da una rappresentazione a Firenze nel 1954, sotto la direzione di Vittorio Gui, con Franco Corelli nelcast. Nel 1970 lâopera venne trasmessa dalla Rai, diretta da Riccardo Muti; Agnes era interpretata da Montserrat CaballĂŠ.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi