Con questo primo atto unico completo, Philidor si affermò come uno dei principali autori di
opéras-comiques, sull’onda del successo raccolto proprio in quegli anni dal napoletano Egidio Romualdo Duni, subito emulato dai colleghi francesi.
Il calzolaio Blaise, incapace di risparmiare, è ormai oberato di debiti; stavolta è un matrimonio in famiglia la scusa per non lavorare. Mentre la moglie cerca di dissuaderlo dal partire (non ci sono soldi neanche per il regalo), i funzionari del tribunale procedono a inventariare i mobili della coppia. In questa situazione disperata si pensa di sfruttare l’attrazione che entrambi i padroni di casa, Monsieur e Madame Pince, nutrono per Blaise e Blaisine: ingannando, con la promessa di equivoci favori, la coppia più ricca, i due coniugi poveri riusciranno alla fine a non versare l’affitto e potranno recarsi insieme al matrimonio in programma.
Dopo laquerelle des bouffons, il rinnovato interesse per il teatro buffo italiano e la rivelazione delDevin du villagedi Rousseau, l’opéra-comiquepuntava a innalzare il livello estetico delle sue produzioni: a compositori come Philidor si chiedeva – né mancavano di provvedervi – una buona qualità di invenzione melodica, esemplata sui modelli italiani, l’utilizzo smaliziato dell’orchestra e l’immissione di elementi artistici nei motivi finto-popolari cantati dai protagonisti. Tutto ciò si ritrova nell’operina in questione, arricchita da effetti del più puro stile buffo, per cui il singhiozzo, il riso e la lacrima vengono descritti con gesti musicali eloquenti; la bellezza delle melodie, la caratterizzazione elementare ed efficace dei personaggi e la vivacità degliensemblescompletano il fascino di questa farsa.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi