È una fra le pochissime opere, alle soglie del romanticismo, senza una trama d’amore: Bianca e Fernando sono infatti fratelli e non amanti, figli del duca di Agrigento Carlo. Filippo, l’usurpatore, rinchiude il duca in una prigione, facendolo credere morto, e allontana da corte Fernando ancora fanciullo. Bianca, vedova del duca di Messina (dal quale ha avuto un figlio), per dare un difensore ad Agrigento sposa, ignara, Filippo. Divenuto adulto, Fernando ritorna sotto mentite spoglie e, ottenuta la fiducia di Filippo, e da lui incaricato dell’uccisione del vecchio duca, accusa la sorella di collusione con il tiranno. I due fratelli si recano allora dal padre imprigionato, ma vengono sorpresi da Filippo, che tiene in ostaggio il figlio di Bianca. Sarà l’intervento di Clemente, un anziano e fedele servitore dell’antico signore, a salvare la situazione e permettere così il lieto fine.
La seconda opera di Bellini fu scritta originariamente per il San Carlo, sul libretto di GilardoniCarlo, duca d’Agrigento, ma fu rappresentata comeBianca e Gernando, per evitare spiacevoli allusioni al re borbonico Ferdinando I. Il successo fu tale che Bellini si vide commissionare un’opera per Milano (sarà Il pirata) dal celebre impresario Barbaja; lo stesso Donizetti ne diede un giudizio entusiastico. Furono poi l’inaugurazione del Carlo Felice di Genova (7 aprile 1828) e la presenza del grande tenore Giovanni David, nella parte che fu del non meno acclamato Giovanni Battista Rubini, a offrire a Bellini l’occasione di riprendere l’opera (libretto riveduto da Felice Romani). Pur non essendo un capolavoro,Bianca e Fernandocontienein nuceimportanti elementi melodici e drammatici che, sviluppati, daranno luogo a opere più mature; alcune arie furono rimaneggiate da Bellini stesso, e inserite inNormaeI puritani.Bianca e Fernandoè opera tuttora assai raramente eseguita; fu ripresa a Catania dal Festival belliniano nel 1991, con il tenore americano Gregory Kunde nella parte di Fernando.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi