L’unica differenza rispetto al soggetto del ?
Catone in Uticadi Vivaldi è nel finale, che rispetta la seconda versione di Metastasio: Catone si congeda dagli spettatori e quindi si avvia a morire suicida dietro le quinte. L’opera venne commissionata a Piccinni dal principe elettore di Mannheim Karl Theodor, che per l’occasione chiamò da Napoli il celebre tenore Anton Raaf. Quest’ultimo ebbe proprio nel
Catoneil suo debutto nella città tedesca, dove restò sino al 1778, quando seguì il principe a Monaco. In questa città , tre anni più tardi, interpreterà per primo la parte dell’Idomeneo mozartiano. Piccinni, che probabilmente non ebbe modo di recarsi a Mannheim, dovette aver già composto l’opera per Napoli (e forse la rappresentò al San Carlo, sempre nel 1770). Un’indicazione in tal senso proviene dalla partitura, dove i recitativi semplici di Catone sono segnati per una voce di basso e quindi corretti per tenore. Tutti i numeri chiusi (arie e concertati) per il protagonista vennero scritti invece interamente
ex novo, con lo scopo di dare il massimo risalto alle eccezionali caratteristiche tecniche di Raaf, avendo peraltro cura di non affaticarne la voce. Comprimarie (nelle parti di Marzia ed Emilia) furono le sorelle Wendling, moglie e cognata del flautista di corte.
Fonte:
Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi