Rappresentata nel clima arroventato della
querellecontro il âpartitoâ lullista, lâopera ottenne un successo modesto al suo apparire; le critiche si rivolsero principalmente al libretto e alle sue incongruenze, alle vicende eccessivamente tortuose dello svolgimento. Di fatto Rameau stesso preparĂČ, nel 1744, unâampia revisione dellâopera, che prevedeva un intreccio totalmente diverso per gli ultimi tre atti. Con ulteriori cambiamenti, di portata molto minore,
Dardanusvenne messo in scena nel 1760, riscuotendo un vasto successo.
Prologo. Nel palazzo di Amour, sullâisola di Citera, dove i piaceri regnano per desiderio di VĂ©nus. La Jalousie viene invitata a risvegliare Cupido e il suo seguito dal sonno.
Atto primo. Iphise Ăš innamorata del nemico paterno, Dardanus. Il padre le rivela di averla destinata allâalleato AntĂ©nor, con il quale stringe solennemente un patto, invocando gli dĂši della guerra.
Atto secondo. In un luogo remoto. IsmĂ©nor, sacerdote di Zeus, viene interrotto nelle sue pratiche magiche dallâarrivo di Dardanus; dopo aver provocato unâeclissi solare, il mago fornisce al guerriero un anello magico, che lo rende in tutto simile a IsmĂ©nor stesso. Proprio mentre Dardanus ha assunto quelle sembianze, vengono a consultarlo, separatamente, AntĂ©nor e Iphise. Questâultima rivela al finto mago i suoi veri sentimenti: Dardanus, sospendendo lâincanto dellâanello, si dichiara perdutamente innamorato di lei.
Atto terzo. Iphise apprende con disperazione che Dardanus Ăš stato catturato. Mentre i vincitori festeggiano lâesito della battaglia, giunge la notizia che Nettuno ha inviato un drago marino per punire lâaffronto verso il figlio di Zeus; AntĂ©nor coraggiosamente decide di lottare contro il mostro.
Atto quarto. Dardanus, che nel frattempo Ăš fuggito, riceve nel sonno la visita di VĂ©nus e dei sogni che formano il suo seguito: la dea lo esorta a combattere il mostro, che egli riesce infatti a uccidere, salvando cosĂŹ la vita ad AntĂ©nor. Questâultimo, non riconoscendo nellâoscuritĂ il rivale, gli promette che Iphise potrĂ sposarsi secondo i propri desideri; una spada sarĂ il pegno della promessa.
Atto quinto. AntĂ©nor, ritornato alla reggia, apprende che Nettuno ha proclamato sposo di Iphise chi riuscirĂ ad abbattere il mostro. Dardanus si presenta, impugnando la spada avuta in pegno: con la discesa di VĂ©nus e di Amour si potranno finalmente celebrare le nozze tra lâeroe e Iphise.
Ă senzâaltro uno dei massimi capolavori di Rameau, notevole in particolare per la varietĂ dei caratteri messi in scena dalla musica. Lâaudacia della scrittura vocale e lâintensitĂ espressiva dellâorchestrazione si possono agevolmente esemplificare con lâinvocazione di IsmĂ©nor per provocare lâeclissi solare, âSuspends ta brillante carriĂšreâ; il potere evocativo della rappresentazione del mago, uno dei vertici dellâopera, eccelle perĂČ giĂ dalla sua presentazione, nel preludio strumentale del secondo atto, che prosegue direttamente nel recitativo accompagnato successivo. Lâopera Ăš stata ripresa nel nostro secolo, in forma di concerto, alla Schola Cantorum di Parigi (26 aprile 1907) e, nel dicembre dello stesso anno, in forma scenica a Digione; lâOpĂ©ra parigina lâha allestita nel 1983.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi