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Étoile du Nord, L’
Opéra-comique in tre atti di Eugène Scribe
Musica di Giacomo Meyerbeer 1791-1864
Prima rappresentazione: Parigi, Opéra-Comique, 16 febbraio 1854

Personaggi
Vocalità
Catherine
Soprano
Georges
Tenore
Pietro il Grande
Basso
Prascovia
Soprano
Note
L’étoile du Nordtrae origine da unSingspiel, scritto da Giacomo Meyerbeer durante il suo periodo di permanenza a Berlino come Generalmusikdirektor (1842-’46),Ein Feldlager in Schlesien. IlSingspielvenne rappresentato il 7 dicembre 1844, con il giovane soprano svedese Jenny Lind nella parte della protagonista Vielka. Il libretto era ancora una volta tratto da un soggetto di Scribe,Le premier flûtiste du roi, épisode de la guerre de Sept ans, ma per motivi politici apparve sotto il nome del poeta tedesco Ludwig Rellstab, che ne curò la traduzione e l’adattamento. Grazie alla presenza della Lind, ‘l’usignolo di Svezia’, l’opera ottenne un successo sensazionale, e la sinfonia d’apertura, dall’energico piglio guerresco, si affermò come brano a se stante in numerosi concerti, spesso col titoloVielka, col quale è conosciuto anche l’interoSingspiel. Alcuni anni dopo, nel 1854, ritornato a Parigi, Meyerbeer riutilizzò le musiche per il suo primoopéra-comique, appuntoL’étoile du Nord. Del lavoro precedente vennero mantenuti integralmente l’ouverture, e quasi tutto il secondo atto, con la sua ambientazione militare, inoltre alcuni numeri sparsi come larondedi Catherine nel primo atto, e il virtuosistico finale dell’opera dove la voce della protagonista dialoga con due flauti. La scena venne spostata dalla Germania della guerra dei Sette anni alla Russia dello zar Pietro il Grande, ma venne conservato l’elemento caratterizzante dei due protagonisti maschili suonatori di flauto. Il libretto presenta molti elementi tipici di Scribe, e curiose somiglianze con quello del secondoopéra-comiqueda lui scritto per Meyerbeer,Le pardon de Ploërmel: in un crescendo di tensione, i due protagonisti passano attraverso varie peripezie ed equivoci, tra i quali lo svelamento di un segreto, fino allo scioglimento della vicenda, nel quale può finalmente avvenire ciò che si prospettava all’inizio. In particolare, come inLe pardon, la protagonista perde la ragione e la ritrova solo ‘cancellando’ gli avvenimenti trascorsi e ritornando al passato.

Atto primo. In un piccolo villaggio della Finlandia, Pietro il Grande, nascosto nei panni di un umile carpentiere ama, ricambiato, Catherine, sorella di Georges, anch’egli flautista e carpentiere. Quando Georges viene richiamato alle armi, la sorella si traveste da uomo e si sostituisce a lui, lasciando Pietro con l’invito ad affermare il suo valore in battaglia.

Atto secondo. I due innamorati si ritrovano, lui capitano e lei soldato nello stesso reggimento, ma per una serie di disguidi non si riconoscono, e Catherine, accusata di tradimento, fugge. I soldati intanto meditano di rivoltarsi contro lo zar; egli allora rivela coraggiosamente la sua identità e li convince a battersi contro il nemico.

Atto terzo. Lo zar vittorioso ritrova l’amata, che ora è caduta in preda alla follia, e la salva con un procedimento quasi da ‘psicodramma’: sollecita la sua memoria con i ricordi del villaggio in cui si erano conosciuti e le restituisce la ragione.

Rappresentata alla presenza dell’imperatore di Francia,L’étoile du Nordcoincise con l’apice della fama di Meyerbeer e raggiunse la centesima replica entro la fine dell’anno; oggi, invece, è probabilmente la sua opera meno ricordata. Rispetto ai canoni dell’opéra-comique, Meyerbeer mostra qui una maggiore complessità formale, un più spiccato interesse per i brani corali e un’assoluta predominanza di arie nella caratteristica forma acouplet. Rientra invece nelle caratteristiche del genere l’estremo virtuosismo vocale, dovuto anche al fatto che molti dei brani erano stati inizialmente scritti per Jenny Lind.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


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