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Éclair, L’
Opéra-comique in tre atti di Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges e Eugène de Planard
Musica di Jacques Fromental Halévy 1799-1862
Prima rappresentazione: Parigi, Opéra-Comique, 16 dicembre 1835

Personaggi
Vocalità
Georges
Tenore
Henriette
Soprano
Lionel
Tenore
Madame Darbel
Soprano
Note
Dopo il trionfo dellaJuive, nello stesso anno Halévy ritornò a un genere, quello dell’opéra-comique, a lui assai familiare avendo già composto numerosi lavori; tra questiLe dilettante d’Avignon(Parigi 1829) ottenne un lusinghiero successo. Halévy amava molto la commedia d’intrigo per le possibilità di inserire, nella trama comica, ampi squarci lirici; e di descrivere, con gusto e spirito, bizzarrie sentimentali. In questo sensoL’éclairè opera pienamente riuscita. I numeri che la compongono formano un tutto vario ma omogeneo.

L’assenza del coro non mancò di suscitare qualche polemica, poiché Halévy rinunciava a una precisa convenzione in un genere rigidamente codificato come quello dell’opéra-comique, ma la scelta si rivelò vincente perché rendeva la vicenda più serrata, quasi fosse unapièceteatrale. Non solo, ma, grazie alla sua brevità, spesso era rappresentata come seconda opera della serata.

Atto primo. Negli Stati Uniti d’America prima dell’indipendenza. In un padiglione sul mare vivono due sorelle, Madame Darbel e Henriette, con il loro cugino Georges. Madame Darbel è una giovane vedova, amante della vita cittadina; Henriette invece preferisce la campagna e il fascino della natura. Il loro zio, un ricco medico che ha destinato la sua fortuna ai tre giovani, esige che Georges sposi al più presto una delle cugine. Lionel, giovane ufficiale di marina, dopo aver reso visita ai tre giovani, sulla strada del ritorno è sorpreso da un violento temporale e un lampo lo priva della vista.

Atto secondo. Tre mesi più tardi. Lionel è curato da Henriette. Un amore è nato tra i due. Grazie alle cure dello zio medico, Lionel migliora. Una sera si toglie la benda, perché vuole ringraziare la sua benefattrice, ma per errore, si getta ai piedi di Madame Darbel: Henriette è disperata.

Atto terzo. La delusione ha portato Henriette a lasciare la sua casa, dove ella non intende tornare se non dopo il matrimonio di sua sorella con Lionel. Ma questi le fa credere che Lionel è altrove, così Henriette può rientrare a casa. Dopo qualche peripezia finalmente Lionel e Henriette si possono unire d’amore reciproco. Per soddisfare le esigenze dello zio, Georges sposa Madame Darbel.

L’éclairfu trionfalmente salutata dal pubblico e la critica non mancò di sottolineare il carattere prettamente francese della musica trovando in essa quei caratteri e quelle particolarità che, oltre a incontrare i gusti del pubblico, la rendono facilmente riconoscibile: ovvero l’alternanza di momenti brillanti ad altri malinconici e ricchi di pathos, resi attraverso numerose sfumature e tratti di verosimiglianza. I contemporanei trovarono in questa partitura gusto, spirito ma soprattutto originalità. Anche il libretto fu ammirato, oltre che per l’originalità, per lo spirito e l’abilità con le quali la vicenda viene sviluppata. I brani più applauditi furono le due arie di Lionel (“Partons, la mer est belle” e “Quand de la nuit l’épais nuage”), nonché il quartetto del secondo atto.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


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