Lâultima opera di Gluck si muove nellâambito del genere pastorale, come Ăš evidente sin dallâouverture e per tutta la partitura, nella quale Ăš notevole lâattenzione riservata al timbro pastoso dei legni. Una scelta simile, a pochi mesi dallâ
IphigĂ©nie en Tauride, dovette sconcertare i committenti (lâAcadĂ©mie royale de musique), che accolsero molto freddamente il lavoro, contribuendo cosĂŹ alla decisione del compositore di lasciare la capitale francese.
Prologo. Dal suo tempio, Amour racconta dellâamore tra Echo e Narcisse e di come il geloso Apollo sia riuscito, attraverso un incantesimo, a separare la coppia. Ma Amour cercherĂ di far nuovamente innamorare Narcisse.
Atto primo. Ă il giorno delle nozze tra Echo e Narcisse, ma la ninfa non Ăš felice; teme infatti che lâamato le sia infedele e chiede a Cynire di scoprire la veritĂ . Ma sarĂ lei stessa ad assistere a una scena incredibile: Narcisse si reca a una fonte e, specchiandosi, sâillude, per effetto dellâincantesimo di Apollo, di vedervi lâimmagine di una dea delle acque. Echo, che non riesce a fargli giungere la sua voce, si dichiara pronta a morire.
Atto secondo. Echo sta morendo, ma Narcisse, ancora infatuato della sua immagine, non se ne accorge, finchĂ© un tuono non lo reintegra magicamente nel pieno controllo di sĂ©. Troppo tardi: dalle porte dischiuse del tempio sâintravvede Echo moribonda.
Atto terzo. Tutti lamentano la morte della ninfa. Narcisse si congeda dallâamico Cynire e invoca lo spirito della defunta, prima di pugnalarsi per la disperazione; proprio in quel momento le porte del tempio si aprono nuovamente e compare Echo, riportata in vita da Amour, cui tutti tributano un inno festoso.
I pregi della partitura sono numerosi: vivacitĂ e originalitĂ non vengono mai meno nelle pagine di balletto (notevoli le danze del prologo), nei cori (severo e toccante quello che nel secondo atto piange la morte di Echo), mentre i recitativi accompagnati e gli ariosi sono di grande tensione drammatica, come le arie e i concertati; di delicatezza quasi calligrafica le parti vocali femminili, distese quelle tenorili. Tra i luoghi rimarchevoli, lâaccorata perorazione di Echo (âPeut-ĂȘtre dâun injuste effroiâ), lâelaborata aria di Cynire (âDissipe ce mortel effroiâ) e due brani che sfruttano lâeffetto dâeco suggerito dalla protagonista: lâintroduzione orchestrale allâatto terzo e lâarioso di Narcisse che si specchia alla fonte (âDivinitĂ© des eauxâ).
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi