Lâopera fu composta tra
Gianni di Parigie
La romanziera e lâuomo nero, su un libretto giĂ musicato da Henri-Montan Berton (
Françoise de Foix, Parigi 1809), collocandosi nel gruppo di lavori successivi al trionfo di
Anna Bolenae precedenti
Lâelisir dâamore. Intitolata in un primo tempo
Il paggio e lâanello, come si evince dal manoscritto napoletano, comprende otto numeri separati da recitativi accompagnati piuttosto lunghi (forse lâaria del duca fu ripresa da altro contesto) e si caratterizza per lâinsolita tipologia vocale maschile, da porre in relazione allâargomento trattato; al protagonista âbuffoâ si affiancano il baritono, che ha una sola aria collocata nellâintroduzione, e il tenore, il quale, per quanto drammaturgicamente marginale, ha unâaria monostrofica e interviene nel duetto. La partitura prevede anche il ruolo del âmusichettoâ, affidato al paggio (la sua aria âĂ una giovane stranieraâ ha reminiscenze di canzone napoletana).
La vicenda racconta della piccola congiura che il re di Francia, il duca e il paggio ordiscono ai danni del conte, marito gelosissimo. Egli tiene rinchiusa nel castello la bella moglie per sottrarla alleavancesdei cortigiani e, mentendo, la descrive a tutti come brutta e malata, per non mostrarla mai in pubblico. I congiurati, con un abile stratagemma, riescono a condurre Francesca a corte, sotto mentite spoglie. Qui il conte la riconosce immediatamente ma, non volendo ammettere le proprie menzogne, finge indifferenza; quando però il re offre la mano della contessa al vincitore del torneo, il geloso marito non può piĂš tacere: confessa le proprie colpe e subisce un sermone sullâinsensatezza della gelosia da parte degli astanti.
Oggi lâopera viene ricordata soprattutto per aver fornito materiali a successivi lavori di Donizetti:Ugo conte di Parigi,Lâelisir dâamoreeGabriella di Vergy(nella versione del 1838).
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi