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Finta giardiniera, La
Dramma giocoso in tre atti di Giuseppe Petrosellini (?)
Musica di Pasquale Anfossi 1727-1797
Prima rappresentazione: Roma, Teatro delle Dame, carnevale 1774 (?)

Personaggi
Vocalità
Arminda
Soprano
Don Anchise
Tenore
il cavalier Ramiro
Soprano
il contino Belfiore
Tenore
la marchesa Violante
Soprano
Roberto
Basso
Serpetta
Soprano
Note
Soprattutto negli anni Settanta e Ottanta del Settecento, l’opera – di cui si dà per probabile una rappresentazione precedente la data accertata della ‘prima’, che risalirebbe al 26 dicembre 1773 – conobbe una notevole vitalità sulle diverse piazze teatrali europee, ricevendo anche l’onore di diverse traduzioni (in tedesco, francese e polacco). Il libretto (per il soggettoLa finta giardinieradi Mozart; le tessiture vocali differiscono da quest’ultima solo per Don Anchise e Roberto, qui due bassi), che risente ancora, in parte, dei modi popolareschi della commedia dell’arte, presenta uncastchiaramente suddiviso tra personaggi nobili, di ‘mezzo carattere’ e buffi; tripartizione che la musica rispetta, conferendo a ciascuno un carattere delineato secondo i canoni collaudati. Anfossi impiega infatti in modo esemplare sia il registro sentimentale – ad esempio nelle arie di Violante nel secondo atto, quando la ragazza viene abbandonata nel bosco – sia quello comico, particolarmente vivace in alcune arie del podestà e di Nardo. Momentocloudell’opera è la scena degli equivoci nell’oscurità del bosco, situazione tra le più ricorrenti dell’opera buffa, che verrà sfruttata ancora dalleNozze di Figarodi Mozart. Oltre ai concertati (l’introduzione, i finali primo e secondo e altri due concertati nel terzo atto), vanno segnalate alcune arie, impreziosite da una strumentazione ricca e originale, tra cui quella di Anchise “Dentro il mio petto io sento†e quella di Sandrina “Geme la tortorellaâ€, entrambe nel primo atto.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi

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