L’opera descrive, nell’ambientazione idillica (e idealizzata) d’una Svizzera da cartolina, molto di moda all’epoca, la lotta tra le aspirazioni libertarie della popolazione locale e la violenta arroganza dell’oppressore imperiale.
Atto primo. È il giorno delle nozze di Marie, figlia di Guillaume Tell, con Melktal. Questi annuncia che suo padre è stato arrestato dal locale comandante delle odiate truppe austriache, Guesler. Mentre si sta preparando la cerimonia nuziale, giungono notizie ancora peggiori sulla sorte di Melktal padre: poiché si è rifiutato di onorare il cappello di Guesler, simbolo della sua prepotente autorità , è stato accecato. Guillaume Tell impugna l’arco e giura vendetta, mentre sua moglie, armata d’un coltello, mette in fuga il soldato che insidiava una ragazza locale.
Atto secondo. Il cappello di Guesler è stato issato su un pennone, al centro della piazza cittadina, per essere offerto all’ossequio popolare, mentre Guillaume Tell viene arrestato come ribelle. L’unico modo per aver salva la vita è colpire con l’arco una mela, posta sul capo del proprio figlioletto. La prova riesce, ma una seconda freccia, destinata a Guesler, è scoperta indosso a Tell, che viene condotto all’esecuzione. Le donne elvetiche spronano i mariti alla riscossa.
Atto terzo. Tell viene condotto in prigione mentre si scatena una tempesta sul lago; l’eroe coglie l’occasione per fuggire. Ha inizio intanto la rivolta: angosciato per la sorte della moglie lontana, Tell si unisce a Melktal padre e ai compatrioti in armi. Riunitisi al suono del corno, evocando così le imprese di Orlando a Roncisvalle, gli svizzeri attaccano e incendiano la rocca austriaca. Nel combattimento Tell trafigge Guesler, e l’opera termina con un elogio alla libertà che ha trionfato sulla tirannia.
Questa notevole opera di Grétry mette in campo una serie imponente di mezzi musicali per rappresentare l’intensità emotiva del dramma: audacie armoniche, finezze timbriche (come l’utilizzo delcornet ou corne de vache, a simboleggiare l’ambientazione svizzera), presenza massiccia del coro, violento impatto fonico, presagito già dall’ouverture. L’opera conobbe uno straordinario successo all’epoca (ottantadue repliche) e una ripresa negli anni 1827-29, a ridosso dell’omonimo capolavoro di Rossini.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi