Home Page
Consultazione
Ricerca per categorie
Ricerca opere
Ricerca produzioni
Ricerca allestimenti
Compagnia virtuale
Servizio
Informazioni e FAQ
Condizioni del servizio
Manuale on-line
Assistenza
Abbonamento
Registrazione
Listino dei servizi
Area pagamenti
Situazione contabile


Visualizzazione opere

Giuramento, Il
Melodramma in tre atti di Gaetano Rossi, da Angélo, tyran de Padoue di Victor Hugo
Musica di Giuseppe Saverio Mercadante 1795-1870
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 11 marzo 1837

Personaggi
Vocalità
Bianca
Contralto
Brunoro
Tenore
Elaisa
Soprano
Isaura
Soprano
Manfredo
Baritono
Viscardo di Benevento
Tenore
Note
Il giuramentoè unanimemente considerato, oltre che una delle maggiori opere di Mercadante, il lavoro che segna una svolta decisiva nella sua carriera teatrale. Era questa la valutazione del compositore stesso, che in una celebre lettera inviata a Francesco Florimo nel 1838, durante la stesura diElena da Feltre(Napoli 1838), descriveva così la sua ‘riforma’: «Ho continuata la rivoluzione principata nelGiuramento: variate le forme, bando alle cabalette triviali, esilio ai crescendo, tessitura corta [ossia ‘semplificazione delle linee melodiche’], meno repliche [ripetizioni], qualche novità nelle cadenze, curata la parte drammatica, l’orchestra ricca senza coprire il canto; tolti i lunghi assoli nei pezzi concertati che obbligavano le altre parti ad essere fredde a danno dell’azione; poca gran cassa, pochissima banda». L’attacco è chiaramente rivolto al melodramma di Gioachino Rossini, o meglio al ‘rossinismo’ che dominava le scene operistiche italiane. Il soggetto è tratto dal medesimo lavoro di Victor Hugo che poco meno di quarant’anni dopo sarebbe stato utilizzato da Arrigo Boito come base per il libretto deLa Giocondadi Ponchielli, ambientandolo in questo caso in Sicilia.

A Siracusa nel XIV secolo. Bianca, sposa contro la sua volontà del conte Manfredo, è segretamente innamorata di uno sconosciuto cavaliere scomparso dalla città da più di cinque anni. Nella città giunge una bella dama straniera, Elaisa, in cerca di una sua benefattrice, la figlia di un capitano aragonese che aveva risparmiato la vita di suo padre. È accompagnata da Viscardo, un giovane cavaliere che l’ha salvata da un assalto di banditi durante il viaggio e del quale la giovane si è innamorata. Brunoro, già segretario del conte, scacciato dalla corte per i suoi tentativi di insidiare Bianca, scopre che Viscardo altri non è se non il cavaliere amato da Bianca, che era stato esiliato da Siracusa per motivi politici. Brunoro cerca la sua vendetta svelando a Elaisa il luogo di un incontro segreto tra Bianca e Viscardo: ma la gelosia di Elaisa si placa quando scopre che Bianca è proprio l’ignota benefattrice da lei ricercata e decide quindi di proteggere i due amanti dall’ira di Manfredo. Il conte, convinto dell’infedeltà della moglie, la fa rinchiudere nella tomba di famiglia, con l’intento di ucciderla, e ne annuncia pubblicamente la morte. Ma Elaisa, della quale il conte è invaghito, riesce a sostituire il veleno con un potente narcotico. Viscardo, che è certo della morte di Bianca e ne ritiene Elaisa responsabile, la minaccia; la giovane, che ha già deciso di porre fine ai suoi giorni, rinuncia a offrire spiegazioni. Ma proprio quando Viscardo trafigge Elaisa, Bianca esce da una camera segreta.

ConIl giuramentoMercadante si distacca nettamente dalle consuetudini operistiche di quegli anni e dalla sua pur ricca produzione precedente. Se è vero che molti spunti possono essergli derivati dal contatto diretto con Meyerbeer –Les Huguenotsavevano avuto la loro prima rappresentazione a Parigi nel febbraio del 1836, proprio mentre Mercadante si trovava nella capitale francese per seguire l’allestimento dei suoiBriganti– non si può parlare di vera e propria influenza. Le novità di quest’opera, esaurientemente descritte nella lettera citata in precedenza, creano una drammaturgia musicale di forte originalità, che per certi versi costituisce un decisivo anello di congiunzione tra il melodramma del primo Ottocento e i successivi sviluppi dell’opera italiana, a cominciare da Giuseppe Verdi.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


Credits - Condizioni del servizio - Privacy - Press Room - Pubblicità