Home Page
Consultazione
Ricerca per categorie
Ricerca opere
Ricerca produzioni
Ricerca allestimenti
Compagnia virtuale
Servizio
Informazioni e FAQ
Condizioni del servizio
Manuale on-line
Assistenza
Abbonamento
Registrazione
Listino dei servizi
Area pagamenti
Situazione contabile


Visualizzazione opere

Idiota, L’
Opera lirica in tre atti di Gilberto Loverso, da Dostoevskij
Musica di Luciano Chailly 1920-
Prima rappresentazione: Roma, Teatro dell’Opera, 14 febbraio 1970

Personaggi
Vocalità
Adelaida Ivanovna
Mezzosoprano
Aglaja Ivanova
Soprano
Aleksandra Ivanovna
Soprano
Evgenij Pavlovic Radomskij
Basso
Gavrila Ardalionyc Ivolgin
Tenore
generale Ardalion Aleksandrovic Ivolgin
generale Ivan Fedorovic Epancin
Basso
la donna senza volto
Mimo
Lizaveta Prokofievna Epancina
Contralto
Nastasja Filippovna Baraskova
Mezzosoprano
Parfen Rogozin
principe Lev Nikolaijevic Myskin
Tenore
Note
Nel 1959 la Rai mandò in onda una versione televisiva dell’Idiotadi Dostoevskij, con la regia di Vaccari, Albertazzi protagonista e le musiche di Luciano Chailly. Nato a Ferrara nel 1920, il compositore si era perfezionato con Hindemith a Salisburgo e aveva già alle spalle pagine sinfoniche, cameristiche e opere comeFerrovia sopraelevata(Bergamo 1955) eProcedura penale(Como 1959), entrambe su libretto di Buzzati, e – tratte da Cechov –Una domanda di matrimonio(Milano 1957) eIl canto del cigno(Bologna 1957). Dopo la colonna sonora per lo sceneggiato televisivo, Chailly decise di scrivere un’opera lirica sullo stesso soggetto (anche Hans Werner Henze scrisse un balletto ispirato al romanzo, e in quegli anni anche il compositore americano John Eaton musicòMyskhkin, atto unico per la televisione).

La trama ricalca fedelmente il romanzo. Apparentemente guarito dalla malattia mentale, il principe Myškin rientra a Pietroburgo dalla Svizzera. Due donne lo amano: Aglaja Ivanova e Nastasja Filippovna Baraskova. Egli è affascinato da Nastasja, donna equivoca corteggiata dal mercante Rogozin. Nastasja accetta di sposare il principe, ma il giorno delle nozze si pente: non vuole contaminare Myškin con le sue colpe, e fugge con Rogozin. Il mercante la uccide, e davanti al cadavere della donna Myškin ricade preda della follia, mentre l’assassino si consegna alla polizia.

Prendendo a modello la struttura delWozzeck, Chailly in ogni atto alterna pagine di recitativi e declamati con «episodi formalizzanti sull’esempio di Berg (Scherzo, Toccata, Aria, Salmo, Fuga), che avevano a loro volta lo scopo di garantire che le situazioni, inquadrate dalle strutture, avessero compiutezza e logica», come egli dichiara nell’autobiografia. Inoltre utilizza anche inserti di musica elettronica per sottolineare l’evasione dalla normalità, precisamente nell’attacco epilettico del primo atto, nel sogno del secondo e per sottolineare l’alienazione di Myškin e Rogozin nel terzo.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


Credits - Condizioni del servizio - Privacy - Press Room - Pubblicità