Dieci anni dopo la rappresentazione di
A Midsummer Night’s Dreame dopo le
Parables for Church Performance, nelle quali aveva sperimentato alcune tecniche espressive del teatro giapponese Nô, Britten ricevette dalla Bbc la commissione di un’opera per la televisione (la ‘prima’ televisiva ebbe luogo il 16 maggio 1971): decise di lavorare su un soggetto di impronta pacifista e scelse un racconto di tono fantastico di Henry James.
Owen Wingrave e Lechmere frequentano il corso preparatorio all’accademia militare di Spencer Coyle, un insegnante colto e sensibile. Pur provenendo da una famiglia di antiche tradizioni militari, Owen matura un’avversione crescente verso la professione cui è destinato dai familiari, che vivono rispettando la disciplina militare. Paramore, la residenza dei Wingrave, è dominata dalla figura della zia di Owen, Jane; nei suoi piani Owen è destinato a perpetuare la tradizione militare della famiglia e a sposare Kate, che però ambisce ad avere al suo fianco un eroe disposto a sacrificarsi per la patria: considera perciò Owen un codardo e accetta il corteggiamento di Lechmere. Per dimostrare a Kate il proprio coraggio, Owen accetta di farsi chiudere per una notte nella stanza che la tradizione di casa Paramore vuole abitata dal fantasma di un malvagio antenato; al mattino Owen è trovato morto e Kate, pentita, si dispera.
La storia di un giovane che intende sottrarsi alla vocazione militare della propria famiglia rappresenta lo spunto per un’indagine, proseguita conDeath in Venice, che esplora un tema fondamentale nella vicenda umana del compositore: il conflitto tra i valori e i sentimenti che maturano spontaneamente in un uomo e ciò che la tradizione, i costumi sociali e più in generale la cultura vorrebbero fare di ciascun uomo. Il linguaggio musicale dell’opera sviluppa questo conflitto attraverso il ricorso ad alcune tecniche seriali, che vengono impiegate per evocare le più svariate immagini e le diverse situazioni emotive.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi