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Pastor fido, Il
Dramma per musica in tre atti di Giacomo Rossi
Musica di Georg Friedrich Händel 1685-1759
Prima rappresentazione: Londra, Queen’s Theatre, 22 novembre 1712

Personaggi
Vocalità
Amarilli
Soprano
Dorinda
Contralto
Eurilla
Soprano
Mirtillo
Soprano
Silvio
Contralto
Tirenio
Basso
Note
Un anno dopo il grande successo conseguito nel 1711 conRinaldo, Händel presentò al Queen’s Theatre di LondraIl pastor fido. Il pubblico, che si era entusiasmato per gli effetti scenici, il virtuosismo degli interpreti e la musica brillante della prima opera, rimase piuttosto deluso, come risulta anche dal severo giudizio di un catalogo dell’epoca attribuito a Francis Colman: «La scena rappresentava soltanto il paesaggio dell’Arcadia. I costumi erano vecchi, l’opera breve». Un’accoglienza così tiepida (seguirono soltanto cinque repliche) era probabilmente dovuta all’adozione di uno stile pastorale volutamente semplice, in cui prevalgono toni teneri e malinconici. Il libretto era stato approntato da Giacomo Rossi – già autore del testo delRinaldo– sulla base della tragicommedia pastorale di Giovan Battista Guarini.

Nell’Argomento viene narrato l’antefatto: secondo un oracolo le sventure inflitte da Diana al popolo dell’Arcadia avranno fine soltanto con l’unione di due giovani di origine divina; per questo Titiro e Montano hanno fidanzato i loro figli, Silvio e Amarilli. Silvio, però, non è interessato all’amore e preferisce la caccia, mentre Amarilli ama, ricambiata, il pastore Mirtillo. Anche la ninfa Eurilla è innamorata di Mirtillo, e tesse un inganno per far punire la passione illecita di Amarilli. La pastorella Dorinda cerca invano di conquistare Silvio, e non smette di amarlo neppure quando egli la ferisce in una battuta di caccia. A questo punto il giovane si ricrede e decide di unirsi a lei, anche perché la sua promessa sposa, Amarilli, è stata condannata per tradimento. L’alto sacerdote Tirenio, però, rivela che è Mirtillo il «pastor fido» d’origine divina, che deve sposare Amarilli per placare Diana: le due coppie vengono unite in matrimonio e Eurilla è perdonata.

Nella sua elaborazione, Rossi semplifica molto l’intreccio di Guarini, rendendolo però meno plausibile; inoltre, con l’eliminazione dei vari personaggi secondari, costringe i protagonisti a presentare i propri sentimenti in numerosi monologhi. Ne risulta una certa mancanza di drammaticità, confermata dal fatto che la vicenda viene sciolta dall’interventoex machinadel sacerdote. Il personaggio di Eurilla è quello che più contribuisce all’azione; la sua aria “Ritorna adesso amorâ€, nel secondo atto, impiega una ricca scrittura contrappuntistica e interventi solistici di violino e violoncello che Burney giudicò eccessivi per il genere operistico, nel quale gli strumenti dovrebbero essere a servizio della voce. Per il personaggio di Mirtillo (interpretato alla ‘prima’ dal castrato Valeriano Pellegrini) Händel ricorre ad arie tratte da cantate da camera e dall’oratorioLa resurrezione. L’unico duetto spetta alla coppia principale, Mirtillo e Amarilli, quando nel terzo atto si dichiarano pronti a morire l’uno per l’altra (“Per te, mio dolce beneâ€, in un espressivo sol minore).

IlPastor fidovenne ripreso il 18 maggio 1734 al King’s Theatre con molte modifiche e l’aggiunta dei cori di pastori e pastorelle, cacciatori e sacerdoti. I ruoli di Mirtillo e Amarilli erano affidati ai celebri Giovanni Carestini e Anna Strada. Händel rielaborò l’opera una seconda volta nello stesso anno (9 novembre) quando si trasferì al Covent Garden, dove era stata ingaggiata la grande danzatrice francese Marie Sallé con la suatroupe. In questa occasione, oltre a cambiare due arie il compositore scrisse il prologoTerpsicore, una sorta dimasque, e inserì in ogni finale d’atto musica da balletto rendendola parte integrante dell’opera.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


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