L’imperatore Guglielmo II aveva assistito, a Berlino nel 1894, a una recita de
I Medici, rimanendo colpito dal grande affresco storico delineato da Leoncavallo; gli commissionò quindi una nuova opera, che doveva celebrare la casata degli Hohenzollern. L’imperatore fece realizzare a Taubert un libretto in italiano, tratto dal romanzo
Der Roland von Berlindi Willibald Alexis; ma Leoncavallo lo rifiutò e, fattosi tradurre il romanzo, scrisse egli stesso il libretto. Georg Dröscher, che si occupò anche della messa in scena, lo tradusse in tedesco per la ‘prima’ berlinese.
Berlino, 1422. Insorgono dei contrasti tra gli artigiani e il Gran consiglio dei patrizi, dissidi che l’Elettore Federico cerca di ricomporre. Il tessitore Henning Mollner è innamorato di Alda, figlia del borgomastro Giovanni di Ratenow; ma, appartenendo i due a classi sociali così diverse, per il loro amore non c’è speranza. Anzi, la ragazza è promessa in sposa a Melchiorre, il figlio del potente ser Tommaso Wintz. Poiché il Gran consiglio continua a sfruttare gli artigiani e a non considerarne le richieste, Henning viene nominato capo della rivolta e soprannominato Rolando, come il paladino la cui statua è in una grande piazza di Berlino. L’Elettore, travestito, si reca a Berlino per scoprire come stiano davvero le cose, rendendosi conto della fondatezza delle rivendicazioni degli artigiani; ma quando l’Elettore si presenta alle porte della città per domare la rivolta, il borgomastro tarda a farle aprire perchè teme un’invasione. Sarà allora lo stesso Henning a far saltare i catenacci per aprire il portone; ma un soldato, scambiandolo per un nemico, lo uccide. L’Elettore renderà giustizia alle richieste degli artigiani, e Rolando verrà ricordato come un martire della libertà .
L’opera è unkolossalscritto per celebrare la gloria degli Hohenzollern: utilizza spunti tematici della tradizione musicale tedesca, ma l’orchestrazione non si lascia influenzare più di tanto dai modelli operistici di Wagner e Strauss, conservando anzi una certa leggerezza di toni, tipica della tradizione italiana.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi