È l’ultima delle tre opere della Smyth composte sotto l’influsso del post-romanticismo tedesco e rappresentate in Germania, dove la compositrice si era formata. Nelle opere successive la personalità della compositrice apparirà definita in un linguaggio allo stesso tempo più originale e legato in modo compiuto alle tradizioni musicali britanniche. Oltre a
The Boatswain’s Mate, verranno rappresentate
Fête galante. A dance dreamsu libretto di E. Schanks (Birmingham 1923) e
Entente cordialesu libretto della stessa Smyth (Londra 1925).
La vicenda è ambientata in un villaggio della Cornovaglia, i cui abitanti vivono del recupero dei naufraghi e della depredazione delle imbarcazioni naufragate. Pascoe prega insieme a tutta la popolazione affinché le navi di passaggio si incaglino tra le scogliere della loro costa; anche il guardiano del faro, Lawrence, fa la sua parte cercando di favorire i naufragi, dando indicazioni luminose sbagliate. Ma Thirza è indignata dal comportamento di Pascoe e soprattutto di Lawrence; con il proprio amante Mark accende così, di notte, dei fuochi per avvertire le navi del pericolo degli scogli. Ma Mark è oggetto delle attenzioni di Avis, figlia del guardiano del faro, che è gelosa della bellezza di Thirza e si vendica verso di lei accusando dei fuochi Pascoe. Mark però si autodenuncia e viene condannato a morire con Thirza in una grotta, dove l’alta marea affogherà entrambi.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi