Home Page
Consultazione
Ricerca per categorie
Ricerca opere
Ricerca produzioni
Ricerca allestimenti
Compagnia virtuale
Servizio
Informazioni e FAQ
Condizioni del servizio
Manuale on-line
Assistenza
Abbonamento
Registrazione
Listino dei servizi
Area pagamenti
Situazione contabile


Visualizzazione opere

Mozart e Salieri
Scene drammatiche proprio, dalla tragedia omonima di Alexandr Puškin
Musica di Nikolaj Rimskij-Korsakov 1844-1908
Prima rappresentazione: Mosca, Teatro Solodovnikov, 25 novembre 1898

Personaggi
Vocalità
Antonio Salieri
Baritono
Wolfgang Amadeus Mozart
Tenore
Note
Mozart e Salieriè dedicata alConvitato di pietradi Dargomyžškij, ponendosi esplicitamente come tributo al compositore scomparso quasi trent’anni prima. Rimskij-Korsalov musicò l’omonima tragedia di Puškin (solo lievemente accorciato nel libretto) facente parte della stessa raccolta di brevissime scene in versi da cui era stato tratto anche il testo per il libretto delConvitato di pietra, utilizzando lo stesso stile declamato che caratterizzava l’opera di Dargomyžškij e che fu talvolta preso a modello dal Gruppo dei Cinque. Alcune citazioni dalConvitato di pietrarappresentano un ulteriore omaggio di Rimskij-Korsakov a Dargomyžškij mentre, com’era prevedibile, numerose citazioni mozartiane vengono integrate appositamente nell’azione; nella prima scena Mozart, bendato, suona al violino una frase presa dalDon Giovanni; nella seconda frappone in un passaggio l’incipitdell’aria “Voi che sapete” dalleNozze di Figaro, oltre a numerosi frammenti tratti dalRequiem. La trama delle scene drammatiche diMozart e Saliericonsiste semplicemente nel protratto dialogo in cui Mozart mantiene la serafica calma di un genio superiore, mentre Salieri si agita sempre di più, rivelando gradatamente il profondo odio che nutre per Mozart, sino al finale in cui osa realizzare il suo macabro sogno: eliminerà il suo rivale, avvelenandolo mortalmente. Oggi sappiamo che la tesi dell’assassinio di Mozart a opera di Salieri è infondata, ma Puškin volle credervi, fors’anche identificandosi col genio artistico di Mozart. L’opera è costituita da due sole scene divise da un intermezzo (una Fughetta) in stile contrappuntistico che successivamente Rimskij soppresse, nel dubbio (ingiustificato) che potesse apparire il segno di uno sterile virtuosismo accademico mentre, dopo la morte del compositore, esso venne reinserito, come meritava. Del resto, l’intera opera mantiene uno stile volutamente classicheggiante: non mancano contrappunti tripli ed elaborate imitazioni tematiche; si può dire che ci si trovi di fronte a un’ininterrotta, continua citazione stilistica e tematica, sino alla riproduzione di un’improvvisazione di Mozart alla tastiera (che, nellapremière, Sergej Rachmaninov eseguì personalmente al pianoforte dietro le quinte). Anche l’orchestra presenta un organico classico, con pochi fiati e timpaniad libitum. Questa breve e gustosa opera va intesa come un’ironica parodia, che però poi subisce una svolta, tendendo verso toni più cupi: dalla parafrasi iniziale dell’inno inglese “God save the Queen”, la cui melodia viene successivamente ripresa da Salieri, allo scherzo di Mozart, che suona il violino steccando volutamente diverse note, si passa a un’atmosfera più seria e coinvolgente che culmina con la tragedia finale.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi

Credits - Condizioni del servizio - Privacy - Press Room - Pubblicità