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Sancta Susanna
Opera in un atto di August Stramm, dal dramma omonimo
Musica di Paul Hindemith 1895-1963
Prima rappresentazione: Francoforte, Opernhaus, 26 marzo 1922

Personaggi
Vocalità
Klementia
Contralto
la suora anziana
Contralto
Susanna
Soprano
un garzone
Recitante
una ragazza
Recitante
Note
Per l’ultimo pannello del suo trittico giovanile, che comprende inoltreMörder, Hoffnung der FraueneDas Nusch-Nuschi, Hindemith adottò il testo di un dramma del 1913 di August Stramm,Sancta Susanna. Ein Gesang der Mainacht. La partitura fu ultimata in breve tempo all’inizio del 1921, ma non venne eseguita insieme agli altri due atti unici nella ‘prima’ di Stoccarda di quell’anno, perché lo stesso direttore Fritz Busch la rifiutò come «oscena».

Nel chiostro di un convento, in una chiara notte di luna. Una giovane suora, Susanna, sta pregando in prostrazione davanti all’altare della Vergine, osservata dalla consorella Klementia, preoccupata per la sua tendenza al misticismo. L’aprirsi di una finestra sbattuta dal vento porta all’interno, insieme al profumo intenso del lillà in fiore, anche la voce di una ragazza, che mugola di piacere nel campo confinante. Susanna, intimamente turbata dalla loro naturale sensualità, fa condurre a sé i due giovani amanti; usciti i fidanzati, Susanna, sempre più scossa, urla «Satanas!» di fronte all’altare, tra lo sconcerto della consorella. Klementia, ancora spaventata dal ricordo, le racconta che molti anni prima, «in una notte come questa», suor Beata, vinta dalla passione fisica, baciò a lungo nuda la testa del crocefisso, e per questo venne murata viva per penitenza. Un grosso ragno attraversa la croce, mentre Susanna, ormai incapace di arginare i propri impulsi, si scopre il capo: l’insetto cade sui capelli della suora, che batte la fronte sull’altare. La notte sta per terminare, e già le monache entrano nella cappella per le preghiere del mattino; di fronte alla priora e alle altre sorelle, Susanna non accetta di pentirsi e si dichiara pronta a essere a sua volta murata, come già suor Beata.

Ancor più delle altre due partiture del trittico espressionista di Hindemith,Sancta Susannaha una forma musicale ben definita, strutturata come un tema con variazioni, le cui varie sezioni costituiscono un arco simmetrico al cui centro sta il motivo blasfemo del bacio di suor Beata. Il raffinato legame tra forma musicale e contenuto drammatico è impreziosito dalla scrittura orchestrale, ricca di colore e di fantasia timbrica. Il tema dell’emancipazione sessuale di una monaca ha attirato fin dal suo annuncio la violenta reazione, da parte della Chiesa, contro quest’opera. Ancora in occasione di un allestimento a Roma negli anni Settanta,Sancta Susannafu oggetto di asperrime polemiche, accompagnate da veglie di protesta e interrogazioni parlamentari. Aldilà dell’ostilità del clero, lo stesso Hindemith ritirò nel 1934 l’opera dal suo catalogo, con un atteggiamento di autocensura che manterrà fino alla morte. Una delle migliori creazioni musicali dell’espressionismo tedesco è rimasta così praticamente ignota.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


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