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Isola disabitata, L’
Azione teatrale in due parti di Pietro Metastasio
Musica di Joseph Haydn 1732-1809
Prima rappresentazione: Esterháza, 6 dicembre 1779

Personaggi
Vocalità
Costanza
Soprano
Enrico
Basso
Gernando
Tenore
Silvia
Soprano
Note
L’opera rappresenta il tentativo di Haydn di aggiornare il proprio stile sul modello gluckiano, abbandonando i modi dell’opera seria italiana per i procedimenti compositivi ‘riformati’, come dimostra il pervasivo impiego del recitativo accompagnato per tutta la durata di questa azione teatrale (la celeberrima ‘azione teatrale’ di Gluck,Orfeo ed Euridice, era stata rappresentata a Esterháza nel 1776). Il testo dell’opera di Haydn era stato scritto da Metastasio a Vienna nel 1752 e messo in musica da Giuseppe Bonno (Vienna 1754), e più tardi da Jommelli (Ludwigsburg 1761) e Traetta (Bologna 1768).

Durante un viaggio nelle Indie occidentali, Gernando viene rapito dai pirati, mentre sua moglie Costanza e la sorella minore di quest’ultima, Silvia, vengono abbandonate su un’isola deserta. Gernando riesce a raggiungerle solo tre anni più tardi: sbarca sull’isola insieme all’amico Enrico (in qualche manoscritto chiamato Ernesto), del quale si innamora la giovane Silvia. Nonostante le traversie, alla fine l’amore tra le due coppie ha la meglio sul destino crudele.

L’opera non riscosse un largo consenso, né all’epoca di Haydn (il compositore stesso, che pur la riteneva un lavoro estremamente significativo, nel 1802 ebbe a giudicarla troppo lunga per la pazienza del pubblico), né ai tempi della sua ripresa moderna (in tedesco), avvenuta all’Opera di Vienna nel 1909. Assai spiccata risulta la caratterizzazione del personaggio di Silvia, allora interpretata dalla prediletta Luigia Polzelli, per cui Haydn introdusse nel dramma l’aria “Come il vaporâ€, su testo non metastasiano. Di Silvia, che nel corso della vicenda trascorre dall’innocenza giovanile al turbamento amoroso, è anche il recitativo accompagnato “Dov’è Costanzaâ€, che coinvolge in modo assai insolito un flauto e un fagotto, chiamati ad accompagnare il canto della ragazza anche nell’aria “Fra un dolce deliroâ€, così da stabilire dei precisi collegamenti tra numeri diversi della partitura. Analogamente, Gernando riprenderà le stesse note dell’aria di Costanza “Ah, che in vanâ€, anticipando, sul piano musicale, il ricongiungimento dei due amanti, che poi avrà in effetti luogo sulla scena. Particolarmente notevoli sono inoltre l’ouverture (nella grande maniera in quattro sezioni, che alterna tempi lenti e veloci, e di carattere programmatico, con un’adeguata prefigurazione descrittiva della natura selvatica dell’isola disabitata), e l’imponente quartetto che conclude l’opera (ben 365 battute), nel quale i protagonisti sono accompagnati da quattro strumenti concertanti (violino, violoncello, flauto e fagotto), anticipando l’analoga disposizione dell’aria mozartiana “Martern aller Arten†dell’Entführung aus dem Serail.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


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