Home Page
Consultazione
Ricerca per categorie
Ricerca opere
Ricerca produzioni
Ricerca allestimenti
Compagnia virtuale
Servizio
Informazioni e FAQ
Condizioni del servizio
Manuale on-line
Assistenza
Abbonamento
Registrazione
Listino dei servizi
Area pagamenti
Situazione contabile


Visualizzazione opere

Rita ou Le mari battu
(Deux hommes et une femme) Opéra-comique in un atto di Gustave Vaëz
Musica di Gaetano Donizetti 1797-1848
Prima rappresentazione: Parigi, Opéra-Comique, 7 maggio 1860

Personaggi
Vocalità
Beppe
Tenore
Gaspar
Baritono
Rita
Soprano
Note
Composta nell’estate del 1841,Ritafu rappresentata per la prima volta solo dodici anni dopo la morte del suo autore. Il titoloDeux hommes et une femme, che evidenzia l’interocastdi questa brillante farsa, è quello che Donizetti stesso appose in testa al manoscritto autografo della partitura. L’opera ha goduto di una certa notorietà, con il libretto in traduzione italiana, soprattutto dopo l’allestimento alla Piccola Scala di Milano (1965).

La vicenda si svolge nella locanda di Rita, tirannica e manesca sposa del timido Peppe. La vita della coppia è sconvolta dall’inaspettato arrivo di Gaspar, il primo marito di Rita, che tutti credevano morto annegato e che era in realtà fuggito in Canada; Gaspar, che a sua volta crede Rita morta in un incendio, è ritornato per avere il certificato di morte della moglie e quindi potersi risposare. Quando i due si incontrano Gaspar tenta di fuggire, ma Peppe, che intravede l’occasione di liberarsi dagli schiaffoni di Rita, sostiene essere Gaspar il legittimo marito della sua attuale consorte. I due uomini decidono allora di affidare al gioco della morra la scelta su chi debba restare a fianco di Rita. Entrambi cercano di perdere, ma alla fine il vincitore risulta Gaspar. Rita, però, che non di rado subiva la mano pesante di Gaspar, non vuole saperne di tornare a essere sua moglie. Gaspar, fingendosi privo di una mano, provoca Beppe finché quest’ultimo dichiara il suo amore per Rita e la sua ferma intenzione di rimanere suo sposo; lo scaltro Gaspar, ottenuto così il suo scopo, prende congedo dalla coppia riconciliata.

Gli otto numeri dai quali è costituita la partitura diRita(tre arie, tre duetti e il terzetto conclusivo), collegati tra loro da dialoghi parlati secondo la tradizione dell’opéra-comique, evidenziano la finezza di tratto caratteristica del Donizetti comico. Secondo William Ashbrook, «Rita è(...) un lavoro smilzo ma, nel suo aspetto assolutamente senza pretese, non è meno accattivante della simpatica bigamia del titolo».
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


Credits - Condizioni del servizio - Privacy - Press Room - Pubblicità