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Kluge, Die
(La saggia) Dodici scene proprio
Musica di Carl Orff 1895-1982
Prima rappresentazione: Francoforte, Städtische Bühnen, 20 febbraio 1943

Personaggi
Vocalità
I vagabondo
Tenore
II vagabondo
Baritono
III vagabondo
Basso
il carceriere
Basso
il contadino
Basso
il re
Baritono
l’uomo con il mulo
Baritono
l’uomo con l’asino
Tenore
sua figlia
Soprano
Note
Orff incominciò a lavorare all’opera già nel 1938, affiancandola alla precedente fiabaDer Mond, con l’intento di formare un dittico rappresentabile in un’unica serata; la coppia di operine doveva presentare caratteri divergenti, estrinsecando in sostanza le due anime della tradizione popolare, quella godereccia e truffaldina da un lato (Der Mond) e quella saggia dall’altro. Ancora una volta il compositore attinse l’intreccio dalle favole dei fratelli Grimm, eliminandone però ogni retaggioBiedermeier. Lo scioglimento dei tre enigmi è addirittura un archetipo narrativo antico di millenni, e garantisce al soggetto la pacatezza di un tono saldamente radicato nell’immaginario ancestrale.

Un contadino trova nel proprio campo un pestello d’oro e, tutto speranzoso in un ricco compenso, decide di consegnarlo al re; la sua saggia figliola tenta di metterlo in guardia contro questa ingenuità, dal momento che difficilmente il re potrà credere che il pestello sia stato rinvenuto senza mortaio e sospetterà il contadino di furto. Mentre il padre, rinchiuso in carcere come previsto, impreca contro i sovrani ingiusti e la sorte avversa, la figlia risolve tre enigmi che il re le propone per metterla alla prova. Affascinato dalla sua intelligenza, il re sposa la giovane, ma dopo qualche tempo decide di ripudiarla, infastidito dalla sua intromissione a favore di un asinaio, condannato a torto dallo stesso sovrano. Per non infierire, il re concede alla consorte di portare via con sé ciò che le è più caro, chiudendolo in una cassapanca che egli le dona; ma sarà proprio lui a venire addormentato dalla donna e adagiato nella cassapanca, dove si ritroverà al risveglio, quando la commozione imporrà, com’è naturale, il perdono reciproco.

Se inDer Mondil palcoscenico era divido in tre diversi livelli, a simboleggiare il cielo, la terra e l’Ade, inDie Klugela volontà di mantenere distinti la coppia regale e il comune popolino detta il ricorso alla struttura del teatro elisabettiano, con i due spazi distinti dell’inner stagee delmain stage. Shakespeare è un po’ il nume nel cui segno scorre quest’opera, sia per la presenza di alcune citazioni (il motto conclusivo deriva daTroilus and Cressida) sia, soprattutto, per l’inserimento delle figure dei tre vagabondi, che Orff ammise espressamente di aver desunto dai buffoni shakespeariani, pur calcando un po’ sulla componente grottesca e assimilandoli, quindi, anche alla commedia dell’arte. Rispetto aDer Mond, l’opera è impostata secondo una ritmica più composta ma anche più rigorosa, in sintonia con il carattere di ragionevolezza e di equilibrio che connota la protagonista; se vengono meno gli incanti ‘lunari’ irradiati da strumentini iridescenti, interviene però una componente melodica più sciolta e appassionata, che si addice all’attrazione amorosa del re e della saggia, preludendo alle tenerezze dellaBernauerin. È inoltre interessante l’avvicinamento di Orff alla tecnica brechtiana dellaEntfremdung, fin dall’esordio in cui compare la dicitura ‘Storia del re e della donna saggia’; la scarnificazione dell’apparato scenico-orchestrale a favore di un’estrema oggettività si rispecchia anche in certi recitativi sorretti dalle sole percussioni, con esiti ancora inediti nella sperimentazione ritmica di Orff. L’orchestra non si limita però a una funzione esornativa, e anzi acquista nella sua essenzialità una forza ancor più graffiante; in questo modo (pur in assenza di un narratore, materialmente presente sulla scena a delucidare gli eventi) l’opera ritrova nell’apparato strumentale il più eloquente commento esplicativo, non succedaneo alplot, ma capace di illuminare la fisionomia individuale dei personaggi e il loro dinamico interagire.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


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