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Cave, The
Video-opera in tre atti proprio e di Beryl Korot
Musica di Steve Reich 1936-
Prima rappresentazione: Vienna, Messepalast, 15 maggio 1993

Personaggi
Vocalità
abitanti di Austin
abitanti di Gerusalemme
abitanti di Hebron
abitanti di New York
Note
L’opera è fino a questo momento l’unico lavoro teatrale del compositore americano Steve Reich, che in precedenza non aveva nascosto il suo disinteresse per questo particolare genere. Il titolo allude alla grotta, situata nei pressi di Gerusalemme, dove la tradizione afferma sia sepolto Abramo: un luogo di culto tanto per gli arabi che per gli ebrei. Secondo la Bibbia, Abramo ebbe una discendenza sia dalla moglie Sara, sia dalla serva Agar: da Isacco, figlio dalla prima, discese il popolo di Israele; da Ismaele, generato dalla seconda, quello arabo. Attorno dunque alla figura simbolica di Abramo, e a tutto l’intreccio di passioni e di storia che la sua figura richiama, Reich e Korot hanno immaginato una forma teatrale affatto diversa dalla tradizionale rappresentazione di una vicenda e dei personaggi che in essa agiscono. Anziché mettere in scena i personaggi della Genesi, i due autori hanno filmato le risposte date da una serie di persone a semplici domande su Abramo, Sara, Agar, Isacco e Ismaele. Nel primo atto (ambientato a Gerusalemme Ovest e a Hebron) rispondono degli abitanti israeliti di queste città, nel secondo (Gerusalemme Est e Hebron) dei palestinesi, nel terzo (New York e Austin) degli americani. La rappresentazione scenica è costituita dunque da un montaggio frammentario delle parole degli intervistati sugli schermi video, inseriti all’interno di un’impalcatura che occupa l’intero boccascena. I musicisti e i cantanti (rappresentati da un quartetto vocale che intona versetti tratti dalla Bibbia), sistemati anch’essi nelle varie edicole, riprendono e sviluppano la melopea naturale delle parole, accostate e iterate secondo una tecnica ripetitiva già sperimentata da Reich in composizioni comeDifferent Trains. Quest’opera decisamente anticonvenzionale rappresenta uno dei tentativi più interessanti e riusciti di ottenere una forma teatrale in cui l’aggettivo ‘multimediale’ esprima un aspetto intrinseco dell’esito espressivo, oltre che un richiamo al solo utilizzo di tecnologie miste. È inoltre opportuno sottolineare come l’argomento diThe Cave, progettata e realizzata tra il 1989 e il ’93, sia venuto a coincidere con un momento storico particolarmente significativo per la Palestina e non privo di tragici avvenimenti come la strage di Hebron, proprio nella grotta santa nella quale, appunto, erano state filmate alcune delle interviste.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi

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