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Deux journées, Les
Comédie lyrique in tre atti di Jean-Nicolas Bouilly
Musica di Luigi Cherubini 1760-1842
Prima rappresentazione: Parigi, Théâtre Feydeau, 16 gennaio 1800

Personaggi
Vocalità
Antonio
Tenore
Armand
Tenore
Constance
Soprano
Daniel
Basso
il comandante delle guardie
Basso
Marcélina
Soprano
Micheli
Basso
Semos
Tenore
una ragazza
Soprano
Note
Nonostante la trasposizione storica nel 1647, il librettista dichiarò che il soggetto si basava su un fatto di cronaca; e senz’altro l’opera ha molto in comune con lepièces à sauvetage, che esaltavano le virtù civili e personali negli anni bui del periodo postrivoluzionario.

Atto primo. Nella Francia del XVII secolo. Micheli ha nascosto in casa propria Armand e Constance, perseguitati dal governo del cardinale Mazarino per aver preso parte alla rivolta della Fronda. Dapprima travestiti da ufficiali dell’esercito, i due profughi si fingono membri della famiglia di Micheli all’arrivo dei soldati mandati a perquisire la casa; scampati al pericolo, vengono accolti benignamente anche dal resto della famiglia, e in particolare da Antonio, figlio di Micheli, vecchia conoscenza di Armand.

Atto secondo. Diretti a Gonesse, Antonio e Constance (che si finge sua sorella) vengono fermati alle porte di Parigi; l’intervento del comandante delle guardie, che aveva ispezionato la casa di Micheli, permette loro di proseguire il cammino. Arriva anche Micheli, che depista i soldati e permette ad Armand di fuggire verso i boschi.

Atto terzo. A Gonesse, Antonio è unito in matrimonio con una ragazza del luogo. Durante i festeggiamenti irrompono i soldati, cercando i fuggitivi: Armand viene nascosto nel tronco di un albero ma, quando Constance rischia di venir aggredita da un militare, il marito esce allo scoperto per difenderla, lasciandosi arrestare. In quel momento giunge notizia che Mazarino e la regina sono stati costretti a revocare il provvedimento persecutorio; tutti celebrano la coraggiosa solidarietà di Micheli verso i profughi.

Elemento caratterizzante dell’opera è l’aria di Micheli “Guide mes pasâ€, che ritorna come segnale della presenza del personaggio, diventando il popolare simbolo musicale delle sue virtù. Il libretto ricevette un consenso universale: venne considerato di grande valore da Beethoven (Bouilly era autore anche dellaLéonore, da cui è tratto il libretto diFidelio) e da Goethe; e l’opera nel suo complesso – esaltata in termini entusiastici da Mendelssohn e Weber – si rivelò il massimo successo mai ottenuto da Cherubini. Con la partecipazione della Scio nella parte di Constance, il primo allestimento parigino resse per duecento repliche. Strutturata sul modello dell’opéra-comique, con dialoghi recitati,ensembles, cori ‘campestri’ di popolani e melologhi, l’opera comprende solo due arie solistiche, entrambe con l’originale compito di presentare dei motivi ricorrenti.Il portatore d’acquanon è un titolo originale, bensì quello con cui l’opera venne rappresentata per la prima volta in Inghilterra.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


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