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Milton
Fait historique in un atto di Victor-Joseph-Etienne de Jouy e Armand-Michel Dieulafoy
Musica di Gaspare Spontini 1774-1851
Prima rappresentazione: Parigi, Opéra-Comique, 27 novembre 1804

Personaggi
Vocalità
Emma
Soprano
Godwin
Basso
Lord Davenant
Tenore
Milton
Basso
Miss Charlotte
Mezzosoprano
Note
Dopo lo scandalo destato dalla sua prima opera francese (La petite maison, che il 12 maggio 1804 era stata interrotta durante il terzo e ultimo atto per un tumulto provocato dalla fazione anti-italiana), l’improvvisa notorietà di cui Spontini ebbe a godere si concretizzò nell’offerta di un nuovo libretto, scritto da Dieulafoy (già coautore dellaPetite maison) e Jouy, futuro responsabile dellaVestale. Poco dopoMiltonera già pronto, e ottenne subito un lusinghiero successo: nel giro di due anni sarebbe andato in scena in Belgio, Olanda, Germania e Austria (a Berlino e a Vienna nella traduzione di Georg Friedrich Treitschke), mentre la partitura veniva immediatamente pubblicata a Parigi. A partire dal 1820 il compositore si sarebbe interessato per un rifacimento in due (o quattro) atti dell’opera, contattando diversi poeti, tra cui E.T.A. Hoffmann. Per una serie di impedimenti (tra cui la censura del re di Prussia, Federico Guglielmo III, e uno scandalo a teatro) questa rielaborazione, che finalmente nel 1841 era programmata con il titoloDas verlorene Paradies, non venne mai rappresentata e andò completamente perduta.

Nell’Inghilterra della guerra civile del 1659, il poeta Milton ha trovato ospitalità con la figlia Emma presso il quacchero Godwin. La nipote di quest’ultimo, Charlotte, è innamorata di Lord Davenant, in incognito al seguito di Milton come suo segretario, sotto il nome di Arthur, e innamorato a sua volta di Emma. Il poeta è intanto in pericolo per motivi politici, e teme di non poter terminare la sua opera. Tramite l’intervento di Lord Davenant, che finisce per rivelare la propria identità e mostra un dispaccio del re che riabilita Milton, la vicenda viene portata a un esito felice, mentre Davenant ottiene il permesso di sposare Emma.

Considerevole rilievo hanno nella partitura i concertati, come il quintetto che descrive la dettatura del poema da parte di Milton ad Arthur: aperto da un lungo intervento solistico del poeta cieco, viene reso particolarmente intenso dal commento orchestrale alla recitazione del poema, durante la quale Emma suona l’arpa. A Milton sono riservate altre occasioni notevoli, come l’aria, con corno concertante, dedicata all’elogio della luce o lo stroficoair écossais“Quittez les riants campagnes”, cantato dal poeta insieme a Emma e Arthur.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


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